Così come è previsto dal Dl 119/2018, alla fine dello scorso mese di settembre del 2019 si è chiusa la moratoria sanzioni sulla fattura elettronica in caso di ritardi o omissioni. Il che significa che, dallo scorso 1 ottobre del 2019, le sanzioni per ritardi ed omissioni sulla fatturazione elettronica sono ufficialmente attive e possono peraltro portare a pagare tra il 90% ed il 180% in più, rispetto all'imposta dovuta, nei casi di violazione più gravi in accordo con quanto è stato riportato dal sito IlGiornale.it.

Emissione fatturazione elettronica, il termine dei 12 giorni diventa ora perentorio

Di conseguenza, con la decadenza della moratoria delle sanzioni l'obbligo di emissione della fattura elettronica è pari ad un massimo di 12 successivi alla data dell'operazione al fine di non incorrere nelle violazioni. Il che significa anche che è di 12 giorni massimi il termine della trasmissione dell'e-fattura all'SDI, ovverosia al Sistema di Interscambio che è gestito dall'Agenzia delle Entrate.

Il regime sanzionatorio è invece meno aspro, da un minimo del 5% ad un massimo del 10% dell'imposta dovuta, in caso di fatturazione elettronica per importi che risultano essere esenti da Iva, non imponibili, oppure assoggettati ad inversione contabile.

Così come la sanzione è determinata da un minimo di 250 euro ad un massimo di 2000 euro quando le violazioni sulla fatturazione elettronica sono tali da non incidere sulla corretta liquidazione del tributo.

Fatturazione elettronica, la moratoria è stata importante ed anche necessaria

Sebbene sia ora decaduto, il periodo di moratoria sulla fattura elettronica è stato non solo importante, ma anche necessario.

E questo perché, con l'addio ai documenti cartacei, l'introduzione dell'obbligo dell'e-fattura ha segnato nel nostro Paese una svolta epocale. Con la conseguenza che, tra l'altro, nel periodo di sospensione delle sanzioni i soggetti Iva hanno avuto senza assilli la possibilità di prendere piena confidenza con gli applicativi software e con i sistemi informatici.

Sebbene si possa utilizzare liberamente qualsiasi altro software che sia congruo e compatibile, ricordiamo che le fatture elettroniche possono essere emesse, trasmesse ed anche archiviate senza costi grazie agli applicativi gratuiti che sono messi a disposizione con accesso via web dall'Agenzia delle Entrate. Al riguardo il portale di riferimento del Fisco è 'Fatture e Corrispettivi' al quale si accede tramite credenziali con Entratel, ovverosia con le credenziali dell'Agenzia delle Entrate, con SPID, che è il Sistema Pubblico di Identità Digitale, e con la Carta Nazionale dei Servizi (CNS).