Il blocco dell'aumento dell'Iva e il taglio dei parlamentari sono i due pilastri che hanno permesso al Movimento Cinque Stelle e al Partito Democratico di coalizzarsi per formare una nuova maggioranza, dopo che l'allora ministro degli Interni, Matteo Salvini, in piena stagione estiva, ha fatto decadere l'esecutivo gialloverde puntando a una nuova tornata elettorale. "Se uno di questi due punti fondanti viene meno" ribadiscono alcune fonti pentastellate "Si perde il senso di questo governo".

Conte: "L'Iva non aumenterà"

"Non facciamo polemiche inutili" annuncia il Presidente del Consiglio, Giuseppe Conte, deciso a far prevalere la sua propria linea Politica "Ho già dichiarato che non ci sarà un aggravio dell'Iva e stiamo lavorando per definire l'impostazione della manovra economica".

Ma le luci sono adesso puntate su Bruxelles e sulla reazione che potrebbe avere come conseguenza della richiesta di flessibilità da parte dell'Italia. Tuttavia il Premier ribadisce la coerenza con la quale ha operato l'esecutivo precedente e con la quale sta operando con l'attuale maggioranza. "Con noi" prosegue Conte "Le Tasse non sono state mai aumentate; anzi, le abbiamo ridotte".

A dare man forte al Presidente del Consiglio è il Movimento Cinque Stelle, che ricorda che una delle basi del governo giallorosso è il blocco dell'Iva. Si aggiunge nella lista dei sostenitori di Conte il sottosegretario al Ministero dell'Economia e delle Finanze (Mef), Pier Paolo Beretta, di orientamento democratico, il quale ammette che la decisione presa dal governo è chiara e non lascia spazio ad equivoci: "Sterilizzeremo l'Iva per tutto il 2020, non è in discussione la rimodulazione delle aliquote".

Anche la vice-ministra dell'Economia, Laura Castelli (del Movimento Cinque Stelle), si schiera dalla parte del Presidente del Consiglio quando ammette che l'Iva non deve essere assolutamente aumentata. Inoltre, spiega la Castelli "Non è vero che se si diminuisce l'Iva su un prodotto si deve alzare su di un altro, se ci sono le coperture che servono".

Riduzione dell'Iva al 4%

Matteo Ricci, sindaco di Pesaro, ha intanto proposto di ridurre l'Iva al 4% per i Comuni che si impegnano attivamente nel settore ambientale e scolastico, come pure nella trasformazione delle città e delle periferie. Un'opinione che il primo cittadino di Milano, Giuseppe Sala, appoggia con grande entusiasmo.

"Dobbiamo avere l'umiltà" afferma il sindaco del capoluogo lombardo "Di guardare là dove il cambiamento avviene veramente". Citando il sindaco di Los Angeles, Sala asserisce la necessità di occuparsi maggiormente e con attenzione dei settori digitale e ambientale.