Starebbe prendendo forma il decreto legge elaborato dal governo per far fronte alla crisi economica scaturita dall’emergenza Coronavirus. Il provvedimento, che approderà con ogni probabilità questa sera in Consiglio dei Ministri per l’approvazione definitiva, prevedrebbe (il condizionale è d'obbligo) alcune importanti misure per sostenere i lavoratori dipendenti e autonomi. Questo stando appunto alla bozza del decreto legge e alle anticipazioni pubblicate dall’agenzia di stampa Adnkronos e dal sito di informazione la legge per tutti.

In primo luogo, il governo starebbe prevedendo lo stop di tutti gli adempimenti dovuti al fisco, con i termini di pagamento che potrebbero essere posticipati al prossimo 31 maggio 2020 con il termine ultimo per mettersi in regola con gli adempimenti fiscali che potrebbe essere fissato al 30 giugno 2020.

Il possibile bonus per i lavoratori dipendenti

E’ importante fermare la diffusione del virus, ma è anche indispensabile tutelare i lavoratori e fare in modo che nessuno perda il proprio lavoro a seguito dello stop dovuto al coronavirus. Stando a quanto emerge, il governo potrebbe così prevedere l’erogazione di un bonus di €100,00 (cento euro) per tutti i lavoratori dipendenti con un reddito che dall’ultima certificazione unica, quella relativa al 2019, non sia superiore ai €40.000,00 (quaranta mila euro) e che nel mese di marzo abbiamo regolarmente prestato servizio nel proprio posto di lavoro.

Gli incentivi per le partite Iva

Tra le categorie più in difficoltà in questo periodo ci sono sicuramente i liberi professionisti, i possessori di una propria attività e i lavoratori autonomi più in generale.

Il governo è chiamato ad intervenire anche per sostenere chi è stato costretto a ridurre sensibilmente la propria attività.

L’esecutivo starebbe allora pensando ad un rimborso forfettario di €500,00 (cinquecento euro) una tantum per i possessori di partita Iva e per chi ha un contratto co.co.co., ossia contratti di collaborazione coordinata e continuativa.

Potrebbe inoltre essere istituito un fondo per il lavoratore che ha dovuto diminuire o cessare temporaneamente la propria attività o che nell’ultima dichiarazione dei redditi abbia dichiarato un reddito non superiore ai €10.000,00 (dieci mila euro).

Nel fondo dovrebbero essere presenti circa 200 milioni di euro, mentre i criteri per meglio identificare i soggetti interessati da questo provvedimento dovrebbero essere elencati in un successivo decreto a cura del Ministero del Lavoro.