Bonus biciclette, i rivenditori auspicano modalità certe e veloci per avere il rimborso dallo Stato. Il ministro dell'Ambiente Sergio Costa ha spiegato, nei giorni scorsi, il funzionamento degli incentivi legati al bonus biciclette ma la preoccupazione, come riportano le testate specializzate, nel settore rimane. Per ottenere il contributo l'indirizzo emerso sembra essere il seguente: il cliente conserva la fattura e accede alla app in preparazione da parte del Ministero dell'Ambiente. Gli interessati dovrebbero indicare il mezzo e dalla piattaforma si potrà generare il buono spesa da consegnare ai fornitori e il proprio saldo.

Incentivi bicicletta per chi ne acquista una fino a fine anno

Il governo ha stabilito l'attivazione di queso bonus per l'acquisto, tra le altre cose, di biciclette, biciclette elettriche e monopattini. La misura è valida per acquisti che si possono fare nel lasso di tempo dallo scorso 4 maggio fino al 31 dicembre. Le modalità indicate avrebbero però avviato una sorta di perplessità negli ambienti della categoria dei rivenditori, molto preoccupati sui successivi tempi di rimborso. Questa situazione, che sta portando, di fatto, alla necessità di rimanere 'scoperti' una volta effettuata la vendita dà grandi preoccupazioni nella categoria. Ed è ovvio che creerà anche qualche disparità tra negozi più grandi e realtà più piccole, tra chi potrà anche permettersi di esporsi su somme importanti e chi potrà farlo in misura minore.

La categoria chiede procedure di rimborso in tempi brevi

I negozianti non sono tranquilli perché è ipotizzabile che, alla luce di questo provvedimento, possano trovarsi a vendere moltissime biciclette nelle prossime settimane. L'auspicio della categoria è che si trovino procedure per tempi di rimborso estremamente brevi. Perché la cifra è importante e, sostanzialmente, prima dell'arrivo del rimborso si venderanno mezzi al di sotto del prezzo di pagamento.

La procedura lascerebbe molte perplessità nei negozianti perché, ammesso che la misura funzioni, soprattutto piccoli negozi potrebbero vedersi costretti a una esposizione di denaro rilevante se i tempi di rimborso non saranno brevi. Si auspica che i tecnici del Ministero siano rapidi nel gestire le molteplici richieste che ci saranno e saranno numerose.

E ci sarebbe una ulteriore situazione che non è un dettaglio da trascurare: si chiede che venga bloccata direttamente la misura, una volta raggiunto il livello dei 120 milioni di euro per l'operazione, perché un negoziante che rimane fuori di una cifra anche importante non può proprio tornare mesi dopo a chiedere quel denaro al cliente che ha acquistato il mezzo.