Il progetto per lo scorporo da Mps di una "bad bank", ramo dell'azienda con in carico i crediti deteriorati e gli attivi non core, ha superato un passaggio importante incassando l'approvazione informale da parte della Commissione Europea. In un commento pubblicato su Milano Finanza, gli analisti di Mediobanca Securities hanno rilevato che questa notizia si presta a una duplice lettura. Da un lato costituisce un passo avanti verso il risanamento della banca e la concreta possibilità che il tesoro possa riuscire a cederla a terzi come da piano industriale.

D'altra parte potrebbe essere un segnale che le aspettative per la crescita delle insolvenze sono elevate e si cerca di correre ai ripari per tempo, onde evitare una stretta creditizia.

Lo scorporo delle attività non core

Con un comunicato stampa pubblicato dopo la chiusura dei mercati, il Monte dei Paschi di Siena ha confermato che è allo studio il progetto dello scorporo di un ramo d'azienda che include le attività non essenziali e la quasi totalità dei crediti deteriorati. Questo progetto ha ricevuto l'approvazione informale della Commissione Europea (per quanto concerne il profilo degli aiuti di stato) e andrà quindi discusso con la Consob e la Banca Centrale Europea.

Il controvalore dei crediti deteriorati potrebbe essere di circa 9,7 miliardi di euro e include sia posizioni meno deteriorate definite Utp (unlikely to pay), sia esposizioni con conclamata insolvenza della controparte note come bad loans o sofferenze bancarie.

La principale motivazione di questa operazione straordinaria dovrebbe essere di portare avanti il risanamento dell'istituto bancario senese in modo da renderlo più appetibile per eventuali compratori e consentire al governo italiano di cedere la propria partecipazione.

Non sono ancora noti i quantitativi che questa dovrebbe avere sul bilancio della good bank residua. Secondo le stime di Mediobanca Securities il Cet1 ratio fully loaded potrebbe aumentare di 50 punti base (a partire dall'11,9%) nel caso il prezzo di trasferimento fosse in linea con gli attuali valori di carico.

La metrica potrebbe però peggiorare anche di 260 punti base in uno scenario con un aumento del 15% degli accantonamenti sui crediti deteriorati (Npe, non performing exposures)

La crescita delle insolvenze

Secondo gli esperti di Mediobanca Securities, il via libera allo scorporo delle attività non core di Mps potrebbe anche essere letto come un segnale preoccupante in merito alla crescita attesa degli attivi deteriorati a causa della pandemia in corso.

A tale proposito, nel corso della relazione annuale a cura del governatore della Banca d'Italia, si è parlato di una possibile necessità di maggiori accantonamenti per 15 miliardi di euro nel caso tutte le esposizioni attualmente qualificate come unlikely to pay dovessero essere classificate come bad loans.

Per riassumere, la motivazione principale alla base dell'operazione straordinaria allo studio per Mps riguarda il risanamento della banca e la possibilità di consentire al ministero del Tesoro di dismettere la propria partecipazione; è tuttavia possibile anche leggere l'apertura verso questa iniziativa come un segnale preoccupante per le prospettive del sistema economico.