Il 2 giugno, Mario Monti è stato ospite della trasmissione di DiMartedì su La7. Il senatore a vita, colloquiando con Giovanni Floris e la virologa Ilaria Capua, ha segnalato la necessità di investire nel modo giusto i soldi che potrebbero arrivare dall'Europa come finanziamento per la ripresa. In particolare Monti ha parlato di investimenti necessari affinché si possa arrivare a rimettere in sesto il paese a seguito della crisi causata dalla pandemia.

Monti parla delle diverse strategie adottate in passato del passato

L'emergenza sanitaria e la conseguente crisi economica potrebbero generare un calo del Pil per l'Italia che potrebbe superare il 10%.

Mario Monti sembra essere perfettamente in linea con quanti pronosticano scenari difficili, quantomeno sotto il profilo finanziario. "Sarà - ha detto - un momento di grande difficoltà. Rispetto ad altri paesi, noi affrontiamo questa grande difficoltà un po' sguarniti".

Oggi, a suo avviso, l'Italia rischia di pagare lo scotto delle politiche del passato, più o meno recente, e che il senatore a vita non ha condiviso: "Superata la grande crisi finanziaria nel 2013-14, abbiamo fatto molto poco in termini di investimenti e sforzo per la crescita. Abbiamo fatto una grande distribuzione, prima con i bonus e poi con il reddito di cittadinanza".

La distribuzione del denaro, secondo Mario Monti, non è una strategia da abbandonare in maniera totale.

"E' arrivato - ha detto - il momento in cui bisognerà distribuire molto di più sia alle famiglie, sia alle imprese. Saremo un po' alle mercé di chi può darci soldi in questo momento, soprattutto l'Europa. Bisogna - ha proseguito - fare disavanzo, bisogna distribuire. Ma è quello che abbiamo fatto in altri anni in cui gli altri pensavano a produrre, ad investire ed a portare avanti il loro Paese".

Monti a DiMartedì parla di 'occasione' per i fondi europei

Il pensiero di Monti sembra perciò articolarsi su due punti: la necessità di aiutare i cittadini, ma anche quello di pensare a lungo termine senza disperdere le risorse e dare spazio ad investimenti.

Inoltre Monti non ha dubbi su chi è destinato a pagare di più le difficoltà di questi mesi e forse anni.

"Soprattutto i giovani - evidenzia - e soprattutto le generazioni future. Non siamo un paese attrezzato per loro. Abbiamo un'istruzione fortissima in certi settori e nicchie del sistema, ma che su base di comparazione internazionale è molto debole".

Secondo Monti, in sostanza, non bisognerà utilizzare gli eventuali fondi comunitari per fare promesse elettorali. "È molto importante - ha evidenziato - che noi guardiamo alle somme enormi che verranno in particolare dall'Europa nonpuramente come somme con le quali fare quello che il nostro sistema politico vuol fare. Quei soldi che sono un'occasione irripetibile per dare un assetto moderno, produttivo e competitivo al nostro Paese: dall'istruzione, alla sanità, l'industria, all'amministrazione. E' un'occasione fantastica".