La Ministra per le Pari opportunità e la Famiglia, Elena Bonetti ha rilasciato un'intervista per La Stampa pubblicata oggi, 16 ottobre, pronunciandosi in merito all'assegno unico per i figli previsto dal Family Act, al blocco dei licenziamenti e ai nuovi strumenti atti a sostenere le famiglie in caso di nuovi lockdown per Coronavirus. "Ci è stata data assicurazione che l'assegno unico per i figli partirà dal 2021", ha dichiarato la ministra. Il 15 ottobre è stato avviato l'iter per l'assegno e, dal momento dell'approvazione definitiva della delega, il Governo avrà un anno di tempo per rendere lo strumento operativo.

Il primo step del Family Act

L'assegno unico familiare, pensato con lo scopo di dare un imput alle nascite in Italia è rivolto alle famiglie che hanno dei figli a carico. La nuova misura che sarà varata per far fronte all'era Covid, comporterebbe un dispendio di fondi pari a 40 miliardi di euro.

Il Presidente del Consiglio Giuseppe Conte ha sottolineato che questo nuovo strumento potrebbe non essere pronto per gli inizi del nuovo anno. Elena Bonetti, invece, ha fatto una precisazione nell'intervista: "Gualtieri ha parlato di luglio, io vorrei rimarcare che se per tempi tecnici non si riuscisse a renderlo operativo nei primi mesi dell'anno, metteremo in campo tutte le misure che evitino svantaggi per le famiglie".

La Ministra Bonetti: 'Il lockdown va assolutamente evitato'

La Ministra della Famiglia ha affermato di aver anticipato l'opportunità per le famiglie di usufruire di nuove misure che supportino la gestione in caso di quarantena, come lo smartworking e i congedi parentali straordinari. Allo stesso tempo, Bonetti sostiene che occorrerebbe a tutti i costi evitare nuove chiusure, soprattutto degli istituti scolastici, proponendo un'ipotetica soluzione: "Riorganizziamoci dal punto di vista sociale e usiamo il Mes per favorire percorsi di diagnosi facilitati, in primo luogo per le famiglie di studenti".

La Ministra ha intenzione di lavorare sulla "responsabilità", puntando tutto su misure come la "decontribuzione".

Il blocco dei licenziamenti

Lo stop dei licenziamenti deliberato nella prima fase di gestione dell'emergenza coronavirus è stato eliminato in quanto, secondo Bonetti, attualmente sul fronte della Politica si sta lavorando affinché le imprese resistano alla crisi economica innescata dalla pandemia.

"Il sistema produttivo non può essere vincolato da norme che sono comunque temporanee, come il blocco dei licenziamenti, serve invece incentivare il lavoro". La Ministra ha asserito che insieme a Iv sta proponendo delle azioni mirate a sostenere soprattutto le offerte di lavoro per la categoria femminile, attraverso la decontribuzione. "Dobbiamo evitare che le donne escano dal mercato del lavoro, ma anche aiutarle ad entrarci", ha chiosato.