L'ultimo decreto Ristori, denominato "quarter", è stato approvato dal Consiglio dei ministri nella notte del 29 novembre. Tra le tante misure in corso di pubblicazione in Gazzetta ufficiale, sono previsti degli ulteriori bonus per i lavoratori stagionali, dello spettacolo, dello sport e del turismo e per gli intermittenti. Il rinvio a primavera delle scadenze fiscali, inoltre, viene esteso anche alle aziende che hanno subito più del 33% del calo di fatturato nel primo semestre 2020 rispetto allo stesso periodo dello scorso anno. "Chi è colpito dalla crisi troverà sempre lo Stato al suo fianco", ha assicurato il ministro dell'Economia Roberto Gualtieri.
Questa è la risposta Politica alla crisi economica innescata dalla pandemia da Coronavirus in corso.
Il bonus una tantum per alcune categorie di lavoratori
È prevista un'indennità pari a mille euro per alcuni dei lavoratori che avevano percepito lo stesso bonus con il decreto agosto e col primo Ristori. La platea dei beneficiari comprende le categorie dei lavoratori più coinvolte dalla crisi, come gli stagionali del turismo, degli stabilimenti termali e dello spettacolo. Stavolta potranno beneficiare del bonus anche gli iscritti al Fondo pensioni lavoratori dello spettacolo con determinati requisiti e gli stagionali diversi dal settore turistico e degli stabilimenti termali che hanno terminato involontariamente il proprio contratto di lavoro, i lavoratori intermittenti e i venditori a domicilio.
Per il prossimo mese, beneficeranno di un indennizzo di 800 euro i lavoratori dello sport che avevano percepito gli altri bonus previsti dai decreti Cura Italia, Rilancio e dal primo Ristori.
Il rinvio delle scadenze fiscali
È prevista la proroga al 30 aprile 2021 del secondo acconto Irpef, Ires e Irap, prima assicurata soltanto alle attività che a causa dell'emergenza coronavirus, erano state costrette a chiudere nelle zone rosse.
D'ora in avanti, potranno beneficiare dello stesso rinvio a livello nazionale, tutte le attività che hanno registrato "una significativa perdita di fatturato". Inoltre, per tutti i contribuenti sono previsti dieci giorni in più, da fine novembre al 10 dicembre, per gli acconti e l'inoltro delle dichiarazioni dei redditi e Irap utili al calcolo delle perdite, ai fini di constatare la platea dei beneficiari del rinvio di aprile.
Per tutte le attività che sono state sospese all'interno delle zone rosse, i contributi e le ritenute Iva sono essere rimandate al 16 marzo. Lo stesso discorso vale per le attività di ristorazione nelle zone rosse e arancioni, per i tour operator, le agenzie viaggi e gli alberghi di quelle rosse, come anche per le aziende con introiti inferiori a 50 milioni di euro e una riduzione del fatturato superiore al 33% nel primo semestre 2020 rispetto allo stesso periodo dello scorso anno.