Nel prossimo decreto 'Sostegno' che dovrebbe vedere la luce il 19 marzo, potrebbero esser previste non solo misure a favore del sostegno al reddito dei lavoratori stagionali, del turismo, dei precari, dei liberi professionisti con e senza partita Iva ma anche un condono fiscale o maxi rottamazione delle cartelle esattoriali. La regola generale potrebbe essere appunto la cancellazione di tutte le cartelle e quindi i carichi affidati fra il 2000 e il 2015. Quindi questo significa che conta la data in cui il debito è stato consegnato nelle mani dell’ex Equitalia e non l’anno d’imposta di riferimento o l'anno in cui è avvenuta la prima contestazione.

Tutto ciò farà sicuramente felice chi ha qualche pendenza con il Fisco e che sta aspettando proprio questo momento, viste anche le altre maxi rottamazioni degli anni precedenti. Questa volta come dichiarato da Claudio Durigon, sottosegretario all'economia, a esser cancellati sarebbero più di 61 milioni di atti per un valore di 70 miliardi di euro.

Quali i contribuenti interessati e quando andrà in vigore il condono

Viene cancellato per la prima volta il riferimento all'Isee e i contribuenti interessati dovrebbero esser tutti coloro che hanno debiti residui (comprensivi di contestazione iniziale, sanzioni e interessi), che non superano i 5mila euro. Ne consegue che gli archivi del fisco potrebbero svuotarsi del 56% degli atti in giacenza.

Tale maxi condono riguarda quindi sia le sanzioni per il mancato pagamento del bollo auto o delle multe, ma anche le cartelle relative al mancato versamento della Tari e dell'Imu. Il maxi condono sarà valido dopo l'approvazione del decreto Sostegni, che dovrebbe approdare in Consiglio dei Ministri dopodomani. Poi forse sarà necessario aspettare un decreto attuativo.

Tale decreto dovrebbe contenere anche una proroga delle rate della Rottamazione ter e del Saldo e stralcio per le cartelle esattoriali emesse dal 2000 al 2017 di altri due mesi fino al 30 aprile 2021. Dopo il 30 aprile, si hanno quindi 60 giorni per saldare, in un’unica soluzione, i debiti col Fisco versando le somme dovute ma senza pagare gli interessi di mora e sanzioni.

Il saldo e stralcio riguarda tutti quei contribuenti con l’Isee familiare sotto i 20 mila euro: a loro spetta pagare una cifra tra il 16 e il 35% dell’importo dovuto, già scontata di sanzioni e interessi.

Previsto il rimborso delle cartelle stralciate

L'agenzia fiscale però sta pensando anche di procedere al rimborso dell’importo che i contribuenti hanno già pagato, sempre che gli stessi non abbiano altre pendenze. Inoltre, il meccanismo del rimborso funziona solo se il pagamento è stato fatto dopo l’entrata in vigore del Decreto Legge.