Benché siano state 6 mila le persone assunte durante pandemia di Covid-19 nel 2020, sarebbero circa 60 i concorsi, già avviati, ma in attesa di disposizioni specifiche per la gestione delle prove selettive e le misure di distanziamento. Solo al comparto scuola sono destinatati 90.000 posti, 7 mila posti andrebbero al ministero della Giustizia, 3 mila all’Agenzia delle Entrate, mentre per quanto riguarda il maxi concorso di Roma Capitale, sono previsti 1.500 posti tra funzionari amministrativi e tecnici informatici, un terzo destinato ai soli laureati.
Nel 2021, le amministrazioni centrali e gli uffici pubblici non economici hanno pianificato 4.536 assunzioni. Di questi, 4.000 diplomati di Area II saranno reclutati alle amministrazioni centrali come il Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti. Sono dati evidenziati da una ricerca pubblicata dal quotidiano Il Messaggero.
Concorsi pubblici fermi, 125.000 assunzioni bloccate
L’area scuola è quella che più ha risentito del blocco dei concorsi con 125 mila posti ancora vacanti. Si è concluso solo il concorso straordinario per i 32.000 posti, dove i vincitori saranno in cattedra entro il primo settembre. Mancano però altri 6.000 docenti del sostegno, mentre nelle università è ancora fermo il concorso per 3.331 ricercatori.
Al Ministero della Giustizia è invece uscito solo il bando per 2.700 cancellieri esperti, mentre è in dirittura di arrivo quello per selezionare 3 mila funzionari amministrativi.
Il Ministero dei Beni Culturali ha poi in programma un altro bando per 250 funzionari di area III e al Mef si ricercano 101 funzionari informatici e 93 collaboratori amministrativi.
Per il Ministero delle Infrastrutture saranno reclutati 80 tra geologi, ingegneri, architetti. L'Inps dovrebbe bandire una selezione per 189 medici di prima fascia funzionale. In Agenzia delle Dogane sono 460 i posti che necessitano di essere ricoperti mentre si cercano 508 ispettori del lavoro all’Inail.
Le regole previste per i concorsi dopo il protocollo anti- Covid
Il protocollo anti-Covid adottato il 3 febbraio 2021 dal Dipartimento della funzione pubblica ha stabilito che per ciascuna sede di esame il numero dei candidati ammessi è di 30 partecipanti. Sono poi previsti altri limiti e obblighi, quali quello del tampone e quello del distanziamento per ragioni di sicurezza di almeno due metri tra un candidato e l'altro quando si è seduti. Tutte le prove d'esame verranno svolte con l'uso di un tablet e dovrebbe essere privilegiata, in alcuni casi, come per l'esame di abilitazione alla professione forense, solo una prova orale 'rafforzata'.
Sono quindi in fase di elaborazione ulteriori linee guida per l’organizzazione e lo svolgimento a distanza delle prove concorsuali, per velocizzarle e consentire l'immissione in tempi brevi di nuovo personale visto che ogni anno sono sempre di più i dipendenti pubblici che vanno in pensione.