Il decreto Sostegni - approvato dal governo lo scorso 19 marzo - ha sostituito la manovra economica dei Ristori del Governo Conte. I 32 miliardi stanziati sono, infatti, gli stessi che avrebbero dovuto costituire il provvedimento Ristori 5. Questo decreto consentirà di avere un supporto e un reintegro per le perdite e le difficoltà economiche causate in Italia dalle conseguenze della pandemia da Covid-19.

Il presidente del Consiglio Mario Draghi, nella conferenza stampa tenuta nella serata del 19 marzo, ha illustrato in che modo sono stati suddivisi i 32 miliardi che erano a disposizione grazie allo scostamento di bilancio già approvato dal governo precedente.

11 miliardi per imprese e autonomi

Tra gli aiuti economici ci sono, naturalmente, quelli che andranno alle imprese e ai lavoratori autonomi per un totale di 11 miliardi di euro.

L'ammontare del sostegno di ciascuno sarà definito in base al fatturato e i contributi arriveranno se si avrà avuto almeno il 30% in meno di fatturato rispetto al 2019. Le imprese che avranno una maggiore fetta sono quelle che fatturano al massimo 100 mila euro, le quali che avranno il 60% di indennizzo.

Fra i vari ambiti di intervento è stato previsto un fondo per il turismo invernale, il quale ha visto praticamente azzerare la propria attività a causa della chiusura degli impianti sciistici. In particolare, 700 milioni sarà il valore dei contributi a fondo perduto che andranno ad aziende e lavoratori della montagna.

8 miliardi nel Dl Sostegni per il lavoro e contro la povertà

In questo che, come ha detto Draghi, è un primo stanziamento a cui ne seguirà un altro ad aprile, ci sono anche 8 miliardi per sostenere il lavoro e far fronte alle condizioni di povertà.

Tra le misure c'è il reddito di emergenza, che viene, quindi, confermato e rispetto al quale si prevedono tre mensilità (da marzo a maggio); inoltre viene confermato e rifinanziato anche il reddito di cittadinanza (per un miliardo di euro, aggiungendo alla vecchia disciplina una novità, finalizzata a non disincentivare chi trova lavoro).

Accanto a questo il blocco dei licenziamenti è stato prorogato fino al 30 giugno.

Inoltre è stata prorogata anche la cassa integrazione in questi termini: la Cig ordinaria Covid fino a giugno, la Cig in deroga fino a ottobre.

Nel decreto Sostegni anche contributi alla sanità

Per quanto riguarda la sanità, settore fondamentale per portare avanti la lotta alla pandemia, nel decreto Sostegni sono previsti contributi che andranno a definire e ampliare anche il piano vaccinale.

Infatti è stato deciso di stanziare 2 miliardi e 100 milioni di euro che dovranno servire per acquistare i vaccini e 700 milioni per i medicinali. Vanno ricordati anche i 345 milioni di euro che serviranno a integrare l'aiuto dei medici di famiglia, dei medici di continuità assistenziale, dei pediatri, degli specialisti ambulatoriali per effettuare le vaccinazioni. A questi professionisti, inoltre, si aggiungeranno anche i farmacisti, che prossimamente potranno, quindi, vaccinare, in modo da arrivare a somministrare 500 mila dosi di vaccino al giorno dalla metà del prossimo mese di aprile.