Nel novembre 2020 abbiamo iniziato a pubblicare inchieste esclusive in collaborazione con IRPI Media e con alcuni giornalisti indipendenti. In questi otto mesi abbiamo pubblicato storie che raccontano problemi locali - abbiamo parlato per esempio della carenza di medici a Napoli - e fatti internazionali, come ad esempio gli approfondimenti sulla 'Ndrangheta in Lussemburgo o le pressioni delle lobby ultracattoliche sulla Corte europea per i diritti dell’uomo.

Il nostro canale di inchieste è ancora in una fase sperimentale e nei prossimi mesi continueremo con più impegno e risorse a lavorare a questo progetto. Lo facciamo per un motivo molto semplice che è poi lo stesso che ci sta portando a lavorare con l’Unione europea e la Regione Siciliana per contrastare la diffusione della disinformazione: crediamo che il giornalismo di inchiesta sia uno degli anticorpi più importanti che abbiamo per proteggere le democrazie.

Finanziarlo e sostenerlo - anche con piccole somme - è un dovere civile di ogni editore e di ogni cittadino che crede nei valori della democrazia e della società aperta.

Qualche esempio recente? A 77 anni - e a quasi 50 anni dal Watergate - Bob Woodward nel suo ultimo libro ha rivelato che il presidente degli Stati Uniti, Donald Trump, ha nascosto ai cittadini statunitensi di essere a conoscenza della pericolosità del Coronavirus già dal gennaio del 2020.

Il lavoro di Woodward mostra come dedizione, attenzione per i dettagli e costante ricerca della verità siano indispensabili per migliorare la qualità delle democrazie.

Fare inchieste non è solo costoso è anche rischioso: secondo i dati della European Federation of Journalist, tra il 2014 e il 2019 ci sono stati 238 attacchi nei confronti di giornalisti d’inchiesta in Europa.

L’Italia guida la classifica con 83 attacchi, seguita da Spagna (38), Francia (36), Turchia (36) e Serbia (26). Nel mondo la situazione è ancora più difficile: secondo i dati del Committee to Protect Journalists (Cpj) dal 1992 a oggi sono stati uccisi 1.385 giornalisti, mentre solo nel 2019 sono 248 i giornalisti in prigione per reati che non hanno commesso.

Intanto godetevi questa raccolta delle migliori inchieste che abbiamo pubblicato e scriveteci per darci consigli o per proporci idee. Blasting News è un media aperto a tutti, fatto dal basso, che crede che il giornalismo sia un servizio alla comunità non un prodotto.

  1. Gli algoritmi stanno trasformando il welfare in una distopia

  • Gli algoritmi e l’intelligenza artificiale dovrebbero migliorare le nostre vite ed aiutarci a semplificare, risparmiare tempo, diminuire l’impatto sul pianeta.
  • Negli ultimi anni il loro uso è aumentato in modo esponenziale all’interno delle pubbliche amministrazioni ponendo tuttavia dei rischi: trasformare i governi in una digital welfare dystopia, ovvero un incubo dove i benefici della digitalizzazione scompaiono perché travolti dalle violazioni dei diritti per mano di software e algoritmi.
  • In questo articolo pubblicato in collaborazione con IRPI Media scritto da Riccardo Coluccini proviamo a raccontare i rischi e le possibili soluzioni per evitare di trasformarci in una democrazia della sorveglianza.

  1. A Napoli mancano i medici di base

  • Sono 80mila i cittadini napoletani privi di assistenza sanitaria primaria. Si tratta di un cittadino su dieci nella terza città d’Italia. Una situazione diventata ingestibile con gli sviluppi della pandemia.
  • Le cause sono da ricercare nel mancato turn over del personale medico la cui assenza si riflette soprattutto nelle zone periferiche, quartieri con il reddito pro capite più basso del capoluogo o a rischio povertà assoluta, dove risulta anche difficile rivolgersi a professionisti privati.
  • In questo articolo scritto da Gabriella Sarno proviamo a raccontare le periferie napoletane, la protesta di Scampia e i tentativi della Regione per ovviare al problema.

  1. La lobby degli ultracattolici influenza l’Unione europea

  • 28 gruppi statunitensi, formati in maggioranza da cristiani oltranzisti e vicini alle destre mondiali, hanno stanziato milioni per sostenere associazioni e iniziative in tutto il globo volti a condizionare l’opinione pubblica.
  • Le principali associazioni di cristiani conservatori degli Usa - dal 2008 a oggi - hanno speso oltre 280 milioni inviandoli all’estero per rafforzare la loro influenza. Di questi, sono oltre 90 i milioni arrivati in Europa - con forti contatti anche in Italia - mentre il resto è confluito in Africa e Asia.
  • In questo articolo, pubblicato in collaborazione con IRPI Media, scritto da Francesca Cicculli e Carlotta Indiano proviamo a fare luce sui fili che legano gli ultracattolici, le destre conservatrici europee e la loro influenza sull’Europa.





  1. La 'Ndrangheta fa affari in Lussemburgo

  • Nel marzo del 2021 abbiamo pubblicato un estratto dell’inchiesta giornalistica internazionale OpenLux, coordinata da Le Monde e di cui IrpiMedia è partner per l’Italia.
  • OpenLux ha analizzato le 124 mila società del registro delle imprese lussemburghese e ha scoperto che una parte di queste, che hanno in gestione soprattutto bar e piccoli ristoranti, sono state aperte da italiani provenienti dalla provincia di Siderno in Calabria, più precisamente da una rete di giovani imprenditori di Mammola, un paese di duemila abitanti dell’Aspromonte che si affaccia sul Mar Jonio.
  • La criminalità organizzata sfrutta le comunità di italiani immigrati nel Granducato per aprire attività e guadagnare pezzi di territorio, scrive Lorenzo Bodrero di Irpi Media.

  1. I tanti errori che non ci aiutano a smantellare le organizzazioni che trafficano esseri umani

  • Tra scambi di persona, traduzioni errate e criminalizzazione: perché i metodi antimafia nelle indagini sul traffico di migranti pescano pesci piccoli
  • In questa inchiesta spieghiamo in che modo i metodi usati dalla magistratura siano poco efficaci e andrebbero rivisti se veramente vogliamo fermare le reti di trafficanti di esseri umani.