A partire dal 1° gennaio 2022 i lavoratori italiani potranno andare in pensione solo se raggiunti i 64 anni di età anagrafica e dopo aver maturato 38 anni di anzianità contributiva. Infatti il governo guidato da Mario Draghi, ha varato la cosiddetta 'Quota 102'. Questa è la prima grande novità che emerge dal testo della nuova manovra finanziaria approvata dal governo.

Secondo le associazioni sindacali, l'aver adottato questo intervento correttivo della Legge Fornero, permetterà però a un numero limitato di persone di ottenere il pensionamento anticipato, che si stima possa oscillare tra i 10 e i 15 mila lavoratori.

Prorogata 'Ape sociale' fino al 2022, tante novità in ambito fiscale e sui bonus

Oltre all'introduzione di 'Quota 102', il testo della Manovra Finanziaria contiene anche la proroga della cosiddetta 'Ape sociale' fino al 2022, includendo altre 23 categorie di lavoratori che potranno congedarsi prima dal loro impiego, avendo compiuto i 63 anni di età e maturato 36 anni di contributi. Tra le nuove categorie professionali ritenute gravose ci saranno: insegnanti di scuola dell'infanzia e primaria, magazzinieri, estetisti, artigiani, operai specializzati, agricoltori, conduttori di mulini o impastatrici, addetti alle pulizie, portantini, tecnici della salute.

Proroga disposta anche per il pacchetto 'Opzione donna', ma solo al raggiungimento dei 60 anni (o 61 per lavori autonomi) e dei 35 anni di contributi.

Prevista anche l'erogazione di un Fondo per agevolare l'uscita anticipata di lavoratori dalle piccole e medie imprese che si trovino in una condizione di crisi, che abbiano compiuto almeno 62 anni di età. Con decreto interministeriale, saranno stanziati circa 200 milioni annui.

Le modifiche al Reddito di Cittadinanza e il taglio delle imposte

L'assegno del Reddito di Cittadinanza è stato confermato anche per il prossimo anno, dopo moltissimi scontri e pressioni tra le varie forze politiche, e sarà rifinanziato con un miliardo di euro, ma secondo quanto riporta il Ministro del Lavoro, Andrea Orlando, vi sarà una "razionalizzazione dell' istituto", per incentivare maggiormente la ricerca di un impiego.

Verranno intensificati i controlli incrociati e previsti in fase preventiva alla concessione dell'indennità mensile e inasprite anche le sanzioni in caso di dichiarazioni mendaci o riduzione dell'assegno in caso di rifiuto della offerta di lavoro ricevuta. Al secondo diniego, scatterà il decadimento dal beneficio. Previste agevolazioni per chi dovesse assumere i percettori del Reddito di Cittadinanza.

Per il capitolo riguardante la riduzione delle imposte, il valore di esso è quantificato in 8 miliardi di euro, ma tendendo conto anche del taglio sulle bollette di luce e gas, e altre detrazioni per Partite Iva, Plastic e Sugar Tax, si dovrebbe arrivare a un totale di 12 miliardi complessivi. Si comincia con l'alleggerimento dell' Irpef (imposta regionale sulle persone fisiche) che ha l'obiettivo principale di ridurre il cuneo fiscale su lavoro ed anche le le aliquote marginali effettive.

Viene rivisto anche il sistema delle detrazioni per redditi da lavoro dipendente e del trattamento integrativo. Disposto anche l'abbassamento dell'Irap (imposta regionale sulle attività produttive) per venire incontro alle esigenze delle imprese. L' Agenzia delle Entrate-Riscossione verrà incorporata all'Agenzia delle Entrate, con la cancellazione dell'aggio sulla riscossione.

Aiuti alle imprese

Tra le misure adottate all'interno della Manovra Finanziaria per agevolare l'attività di impresa, vi è la proroga del credito di imposta per investimenti in beni strumentali 'Transizione 4.0' e la proroga del credito di imposta per attività di ricerca e sviluppo nell'ambito della transizione ecologica e l'innovazione tecnologica 4.0.

In totale saranno stanziati 8 miliardi destinati alla internazionalizzazione delle imprese, nel periodo 2022-2026.

Tre miliardi per la riforma degli ammortizzatori sociali estesi anche alle imprese sotto i cinque dipendenti

Anche le imprese con meno di cinque dipendenti godranno della riforma prevista per gli ammortizzatori sociali, per quei lavoratori che si trovino attualmente in cassa integrazione. Da gennaio 2022, infatti, verseranno lo 0,5% (0,8% per più di 5 dipendenti in servizio) al Fondo di Integrazione Salariale. Estesa anche la cassa integrazione straordinaria indistintamente a tutte le aziende con più di 15 dipendenti.

Ci sarà poi l'inclusione della Naspi ai lavoratori discontinui e un taglio del 3% mensile, scatterà dal sesto mese e non dal quarto come in precedenza.

Superbonus casa al 70% dal 2024 e al 60% a partire dal 2025, incentivi anche per le infrastrutture

Per i lavori di riqualificazione energetica e ristrutturazione edilizia, compresi nel pacchetto Superbonus casa, è prevista una riduzione al 70% a partire dal 2024, e al 60% dal 2025, a fronte del tetto massimo del 110% in vigore fino al 31 dicembre 2023. Mentre il termine ultimo per compiere interventi su case e villette unifamiliari è prorogato fino alla fine del 2022, ma solo per proprietari con dichiarazione Isee entro i 25 mila euro.

Vi è anche la conferma del bonus del valore di 5 mila euro per l'acquisto di mobili, grandi elettrodomestici finalizzati all'utilizzo nell'immobile in ristrutturazione.

Ridotto al 60% l'incentivo per il rifacimento delle facciate. Con apposito piano di manutenzione e adeguamento di viabilità stradale, realizzabile in otto anni e per un valore pari a 2,1 miliardi di euro, c'è anche il via libera anche agli incentivi e aiuti al settore delle Infrastrutture. Riservati 200 milioni da devolvere ai Comuni per interventi di manutenzione stradale e arredi urbani.

È previsto pure un irrobustimento del Fondo di finanziamento per progettare le opere pubbliche che arriva a 320 milioni per il 2022 e a 350 per il 2023.

Gli aiuti alla sanità ed alla scuola, alle mamme e ai giovani

L'esecutivo stanzia 4 miliardi di euro tra le risorse previste dalla nuova Manovra Finanziaria, per l'acquisto di vaccini anti-Covid e per incrementare il Piano Pandemico Antinfluenzale, ma anche per potenziare la formazione e l'assunzione di nuovi medici e di personale infermieristico e assistenziale su tutto il territorio nazionale, destinando altri 2 miliardi al Fondo sanitario nazionale nel prossimo biennio.

Nell'ambito dell'istruzione viene introdotto a partire dall'anno scolastico 2023-2024, l'insegnamento curricolare dell'educazione motoria in quarta e quinta elementare, tramite l'immissione in ruolo di quei docenti provvisti di titolo accademico idoneo e vincitori di concorso per la disciplina motoria e sportiva nella scuola primaria.

Per le mamme che rientrano a lavoro vi è una decontribuzione del 50%, con la proroga del Fondo per la povertà educativa, e il potenziamento del Piano strategico nazionale per le politiche della parità di genere; ci sono pure fondi da destinare alle regioni per la realizzazione di nuovi asili nido e scuole dell'infanzia.

Viene creato anche un fondo per i cosiddetti caregiver e aumentato il congedo di paternità obbligatorio a 10 giorni, che diventa un provvedimento strutturale.

Infine dal 2022, i giovani che avranno compiuto 18 anni e con un reddito annuo fino ai 25 mila euro, avranno a disposizione una Carta elettronica per acquisti culturali. Mentre per la fascia d'età compresa tra i 20 e i 31 anni, percettori di un proprio reddito, sarà previsto un bonus affitti con detrazione fiscale del 20%, fino a 2.400 euro (per reddito compreso nei 15.493,71 euro), nel caso in cui l'immobile affittato, o anche solo una stanza, sia destinato a divenire l'abitazione principale.

Una detrazione della durata di 4 anni, con agevolazioni riguarda anche l'acquisto della prima casa, e la stipula di mutui a tassi vantaggiosi, con supervisione e garanzia dello Stato per i giovani sotto i 36 anni o per i genitori single che abbiano dei figli minori.

Dal 31 dicembre 2021 vi sarà l'addio definitivo al Cashback, ossia al rimborso in denaro per quelle spese effettuate mediante strumenti di pagamento elettronico per promuovere la ripresa dell'economia.