La legge di bilancio per l'anno 2022 è stata approvata dal Consiglio dei ministri presieduto da Mario Draghi, in essa è contenuta anche la proroga del reddito di cittadinanza con un miliardo di euro per il 2022, ma con la riduzione di cinque euro al mese a partire dal secondo semestre di ricarica.

La manovra economica è di 30 miliardi di euro e, come ha spiegato il premier Draghi nella conferenza stampa al termine del Consiglio dei ministri, sarà espansiva: essa punta a muovere i consumi e a sostenere le fasce più deboli.

Viene anche rinnovato il reddito di cittadinanza a beneficio di circa 3,8 milioni di persone. Esso è stato prorogato mantenendo pressoché invariati i requisiti per fare domanda, ma con delle novità.

Reddito di cittadinanza: cosa cambia nel 2022

Con la legge di bilancio 2022, il reddito di cittadinanza trova conferma per l'anno prossimo, in particolare dopo il pressing del Movimento Cinque Stelle che ha sempre sostenuto la misura per il contrasto alla povertà.

Dal 2022 però cambiano alcune cose. La prima è il momento in cui si deve presentare la dichiarazione di immediata disponibilità (Did). Il richiedente il RdC dovrà presentarla al centro per l'impiego prima dell'inoltro dell'istanza RdC all'Inps; mentre prima della legge di bilancio 2022, la Did poteva essere presentata al centro per l'impiego entro 30 giorni dopo l'accettazione della domanda del reddito di cittadinanza.

La seconda novità è la riduzione dell'importo della ricarica del RdC di cinque euro al mese fino a quando non si troverà lavoro. Tale riduzione non riguarda le famiglie con figli minori di anni tre e con componenti disabili. Inoltre il reddito di cittadinanza è sospeso dopo il rifiuto della seconda proposta di lavoro.

I requisiti richiesti per fare domanda

Nella legge di bilancio non c'è alcuna indicazione circa le novità sui requisiti per accedere alla misura, quindi sono tutti confermati i precedenti.

Si deve essere residenti in Italia da almeno 10 anni. Se cittadini stranieri si deve essere appartenenti all'Unione Europea o in possesso di permesso di soggiorno.

Il requisito economico rimane ancorato al valore dell'Isee che non dove superare i 6.000 euro per nuclei di soli single.

La soglia sale fino a 9.360 euro, per le famiglie numerose applicando la scala di equivalenza.

Non si devono inoltre possedere patrimoni mobiliari superiori a 6.000 euro per i single, cui si aggiungono 1.000 euro per ogni figlio oltre il secondo e 5.000 euro in presenza di persone con disabilità (importo che sale a 7.500 in caso di disabilità grave o non autosufficienza).

Inoltre non si devono possedere immobili oltre la prima casa, il cui valore superi i 30.000 euro. Infine non si deve aver acquistato un'auto nuova (nei sei mesi precedenti la domanda) che abbia una cilindrata superiore a 1.600 cc, né aver comprato imbarcazioni.

Il reddito di cittadinanza si perde dopo il secondo rifiuto di lavoro

La nuova condizione per conservare il reddito di cittadinanza è quella di accettare un'offerta di lavoro congrua. Al secondo rifiuto, come previsto nel punto specifico nella legge di bilancio 2022, il reddito di cittadinanza è sospeso. Mentre nella versione del RdC del 2021, si potevano rifiutare fino a tre proposte di lavoro.

Tali offerte di lavoro sono presentate dal centro per l'impiego e devono essere congrue. Questo significa che l'offerta di lavoro deve corrispondere alle competenze del richiedente il reddito di cittadinanza e rispetto alla località in cui ci si deve recare per il nuovo lavoro, la distanza dalla residenza non deve essere maggiore di 100 km, che passano a 250 km alla terza offerta.

Questi elementi caratterizzanti sono confermati anche nel 2022, ma si introduce una condizione più restrittiva sul rifiuto dell'offerta di lavoro. Infatti si deroga solo in caso di presenza di figli minori di tre anni o di componenti con disabilità.