Secondo l'indagine realizzata da Confcommercio e dalla società di indagine SWG, sulla base dei dai ISTAT e Bankitalia, il 2021 del turismo italiano si chiude con il segno meno: rispetto all'anno precedente, infatti, sono state 120 milioni in meno le presenze turistiche nel Belpaese.
L'incertezza causata dalla pandemia si ripercuote anche sulle poche prenotazioni che erano arrivate: su 25 milioni di partenze, 5 milioni sono state cancellate del tutto e 5,3 milioni sono state modificate a discapito del numero di giorni di vacanza. 7 milioni infine sono i Viaggi che resteranno in sospeso.
Male anche i viaggi degli italiani all'estero, che hanno registrato un calo di 13 milioni, poiché, come sottolineato da Confcommercio, "in una situazione come quella attuale, le persone preferiscono rimanere all'interno del proprio Paese, se non addirittura della loro regione, dove conoscono già le regole anti-Covid in vigore. Solo il 8% della popolazione ha deciso di spostarsi verso mete estere". Un dato decisamente sconfortante, se si pensa che i valori che si registrano normalmente per le vacanze natalizie vanno ben oltre il 20%.
Sangalli: 'Più sostegni dal Governo agli operatori colpiti'
Il Presidente di Confcommercio, Carlo Sangalli, ha espresso in una nota tutta la sua preoccupazione per la situazione del comparto turistico nonché del settore dell'intrattenimento, colpito nuovamente dalle chiusure previste con il "decreto festività".
"Tour operator e agenzie di viaggio sono in ginocchio, alberghi e ristoranti rischiano di nuovo il crollo a causa delle molte prenotazioni cancellate; le discoteche pagano con la chiusura le conseguenze della nuova ondata di contagi", ha dichiarato il Presidente.
E da Piazza Belli arriva anche una forte richiesta di sostegni per le imprese: "le risorse messe in campo finora dal Governo non sono sufficienti; chiediamo la proroga della cassa integrazione, in scadenza il 31 dicembre, almeno fino a giugno; la decontribuzione per il reinserimento lavorativo per il comparto del turismo organizzato; indennizzi certi e immediati per discoteche e sale da ballo".
La denuncia degli albergatori
Il malcontento per la pessima stagione turistica arriva dagli albergatori di tutto lo stivale. La presidente di Federalberghi della provincia di Alessandria, Giovanna Scacheri, ha affermato che "non ci sono prospettive adeguate per tenere aperte le strutture alberghiere in questo periodo: nella nostra provincia molti hotel saranno chiusi dal 24 dicembre e riapriranno il 9 gennaio".
Durante un'intervista rilasciata pochi giorni fa ai microfoni di Rete 4, l'albergatore di un noto albergo di Roma ha dichiarato: "a causa della diffusione della variante Omicron abbiamo pochissime camere occupate; Oggi per viaggiare in Europa, oltre al vaccino, è richiesto anche un tampone negativo e questo scoraggia ancora di più la clientela estera".