Nel 2011 i cittadini europei hanno ottenuto la possibilità di poter proporre leggi in materie in cui l'UE ha competenza legislativa. Avvalendosi di questo, un gruppo di cittadini e scienziati europei, nel giugno 2012 ha presentato alla Commissione Europea "Stop Vivisection" una proposta di quadro legislativo volto a eliminare la sperimentazione animale nell'Unione Europea. Nello specifico è stato richiesto alla CE di abrogare la direttiva 2010/63/UE sulla protezione degli animali utilizzati a fini scientifici e a presentare una nuova proposta che abolisca l'uso della sperimentazione su animali, rendendo nello stesso tempo obbligatorio, per la ricerca biomedica e tossicologica, l'uso di dati specifici per la specie umana.

Dopo la registrazione, Stop Vivisection ha ottenuto l'autorizzazione a raccogliere le firme sia su carta sia sul web entro dodici mesi, al termine della quale, nel 2013, sono state spedite alla Commissione ben più di 1,1 milioni di firme e finalmente l'11 maggio 2015 "Stop Vivisection" è stato presentato alla Commissione Europea.

Ricerca e sperimentazione

In alcuni settori esiste già il divieto di commercializzare prodotti e ingredienti sperimentati sugli animali (nella cosmesi per esempio). Pur sostenendo la ricerca di metodi alternativi, la Commissione Europea non può abbreviare i tempi. Esistono processi e meccanismi tossicologici o fisiologici molto complessi o poco conosciuti nei quali la sostituzione completa degli studi sugli animali non può, per il momento, essere attuata e, quindi, non è possibile abrogare totalmente la sperimentazione sugli animali.

Ruolo degli studi animali

Per la Commissione Europea gli studi sugli animali sono necessari per la prevenzione e riduzione delle malattie dell'uomo e degli animali poiché utili per migliorare la nostra speranza e qualità di vita. Riguardo alle prove destinate a individuare la sicurezza delle sostanze chimiche (in questo caso utilizzano meno del 10% degli animali da laboratorio dell'UE), i metodi alternativi si possono impiegare nei casi in cui esiste una dettagliata conoscenza dei meccanismi biologici in gioco.

Eppure, non sussistono ancora possibilità adatte per studiare gli effetti tossicologici più complessi. Esistono anche malattie dell'uomo che ancora non si riescono a combattere nemmeno con la sperimentazione sugli animali. Infatti la biologa Susanna Penco dichiara di soffrire di una malattia che da anni si tenta di curare proprio con la vivisezione. Forse un giorno un uso approfondito e appropriato di corpi umani malati donati alla scienza per studiare ogni caso specifico darà i suoi frutti.