Un gruppo di cittadini e scienziati europei, ha presentato nel 2012 alla Commissione Europea "Stop Vivisection" una proposta di quadro legislativo volto a eliminare la sperimentazione animale nell'Unione Europea ottenendo ben più di 1,1 milioni di firme. È richiesta espressamente l'abolizione della sperimentazione sugli animali secondo la direttiva 2010/63/UE. Innanzitutto è necessario spiegare che questa normativa vuole abolire, in modo completo ma graduale, la sperimentazione animale. Le nuove norme prevedono, negli studi dove possibile, la sostituzione degli animali con altri metodi.
Valutazione proposta
I cittadini chiedono l'abrogazione della direttiva 2010/63/UE concernente la sperimentazione sugli animali entro il 2020. La Commissione Europea comunica il 3 giugno 2015 di condividere la convinzione alla base dell'iniziativa dei cittadini, in altre parole che la sperimentazione sugli animali debba essere gradualmente abolita, come già previsto dalla legislazione unionale, ma deve tenere conto che le imprese operano a livello internazionale, quindi per quanto la Commissione sia presente a testare metodi alternativi, deve confrontarsi con il resto del mondo. Inoltre, non concorda sulla presenza di evidenze scientifiche che annullano il modello animale. Infatti, dichiara che proprio grazie ai modelli animali (pur avendo differenze con gli uomini) si è arrivati a ottenere cure mediche e di prevenzione efficaci, garantendo una certa sicurezza agli esseri viventi umani e animali.
La necessità di non abrogare la direttiva 2010/63/UE serve a garantire un alto livello di tutela degli animali come previsto dall'art. 13 del trattato. Difesa necessaria visti i tanti episodi di abuso come i 6.000 beagle uccisi in due anni e mezzo perché idonei alla vivisezione. Essendo una direttiva ancora giovane la Commissione prevede di rivederla nel 2017 dando priorità ai metodi alternativi disponibili.
L'iniziativa dei cittadini europei Stop Vivisection non ha ottenuto l'abrogazione della direttiva ma ha sicuramente portato all'attenzione della Commissione un problema di sicuro interesse comune. E' stata dunque sollecitata a rafforzare l'impegno al sostegno verso lo studio di metodi alternativi e al rispetto della direttiva e delle 3R (Replace, Reduce e Refine) cioè sostituire, ridurre e perfezionare l'uso degli animali. Finalmente anche i cittadini possono far sentire la loro voce.