La nuova legge Sabatini, appartenente al decreto-legge Del Fare (art. 2 DL n. 69/2013), è un'iniziativa a favore del sistema produttivo italiano, che consente l'accesso al credito da parte delle micro, piccole e medie imprese (PMI) in modo semplice, veloce e a condizioni agevolate.

Chi può accedere al mutuo agevolato con la legge Sabatini

Possono accedere al mutuo agevolato e al contributo le piccole e medie imprese afferenti a tutti i settori produttivi del Paese, compresi agricoltura e pesca, che hanno intenzione di investire in nuovi macchinari per la produzione, impianti, nuovi beni strumentali, nonché nelle nuove tecnologie, sia hardware che software, per rilanciare la propria impresa e renderla più competitiva sul mercato.

Presso Cassa Depositi e Prestiti (Cdp) sarà messo a disposizione un fondo pari a 2,5 miliardi di euro, che con successivi provvedimenti potrebbe arrivare fino a 5 miliardi. Le banche e gli intermediari finanziari che aderiscono alla convenzione tra il Mise, l'Associazione Bancaria Italiana (Abi) e Cdp, potranno concedere alle Pmi, in modo semplice ed agevolato, finanziamenti alle imprese che ne faranno richiesta, per gli investimenti su elencati. I finanziamenti potranno essere concessi fino al 31 dicembre 2016.

Caratteristiche del mutuo agevolato

I mutui agevolati, concessi dalle banche convenzionate, saranno di importo compreso tra 20.000 e 2 milioni di Euro. Il Mise (Ministero dello Sviluppo Economico), invece, eroga un contributo alle Pmi che va a coprire una parte degli interessi relativi ai finanziamenti bancari accesi per la realizzazione dei suddetti investimenti.

Il contributo varia a seconda della tipologia e della quantità di investimenti realizzati. Attualmente, sono stati stanziati ben 191,5 milioni di euro per gli anni che vanno dal 2014 al 2021.

Il contributo, abbiamo detto, corrisponde agli interessi, calcolati su un piano di ammortamento classico, con rate semestrali. Il tasso previsto è del 2,75% annuo per cinque anni.

In più, le Pmi avranno l'opportunità di usufruire della garanzia del Fondo di garanzia per le piccole e medie imprese, fino all'80% dell'ammontare del finanziamento, con un accesso molto più veloce.

Dal Mise fanno sapere che la concessione del contributo avverrà in modo semplice e automatizzato. L'impresa, tramite posta certificata (PEC), presenta una domanda unica che vale sia per la richiesta del finanziamento che per quella del contributo del Mise, certificando il possesso dei requisiti previsti ed il piano di investimenti.

Quando la banca dà il via libera per il finanziamento, a quel punto il Mise concede il contributo in tempi ristretti e manda una comunicazione all'impresa dell'avvenuta erogazione.

I moduli saranno disponibili entro il 10 marzo 2014 nella sezione "Beni strumentali (Nuova Sabatini) del sito www.sviluppoeconomico.gov.it. Le domande dei finanziamenti e dei contributi potranno essere presentate dalle imprese a partire dalle ore 9.00 del 31 marzo 2014 presso le banche e gli intermediari finanziari aderenti alla convenzione tra Ministero dello sviluppo economico, Cassa Depositi e Prestiti (CDP) e Associazione Bancaria Italiana (ABI).

Quando l'impresa avrà concluso il piano di investimenti, autocertificherà il tutto al Mise, e dopo poco avrà inizio l'erogazione del contributo, suddiviso in quote annuali secondo il piano di erogazione indicato nella delibera di concessione.