Cessione del quinto dello stipendio (o della pensione), ovvero un finanziamento a tasso fisso con rimborso a rate costanti. Questo tipo di prestito si chiama cessione del quinto perché ogni singola rata non può essere maggiore di 1/5 dello stipendio netto (o della pensione) mensile.


In realtà, per ottenere prestiti più sostanziosi, la rata può arrivare ad un importo non superiore ai 2/5 dello stipendio/pensione. In questo caso bisogna sottoscrivere anche una delega di pagamento per il secondo quinto dello stipendio/pensione.


Il prestito personale con cessione del quinto è oggi una delle forme di finanziamento più utilizzate dai privati cittadini. Tuttavia, prima di scegliere questa opzione, bisogna anche valutarne gli svantaggi e i potenziali rischi.


Infatti, la cessione del quinto pone alcuni limiti e problemi che invece non si riscontrano con altre tipologie di prestito personale o con il prestito al consumo. Ecco perché, in alcuni casi, potrebbe essere più conveniente preferire questi ultimi. Quindi, per consentirti di scegliere in modo consapevole, passiamo subito ad esaminare alcuni aspetti problematici di questa forma di finanziamento.


Cessione del quinto: 4 conti da fare per capire se ti conviene



1) Il costo, in media, supera del 20% quello del prestito personale e del prestito a consumo. Il motivo è che i costi accessori (intermediazione, gestione, assicurazione) sono più gravosi. Dunque, ti conviene valutare bene il TAEG (o ISC che, in pratica, è la stessa cosa) prima di sottoscrivere la richiesta di cessione del quinto. Questo parametro è riportato nel foglio informativo sulle condizioni economiche del finanziamento.


2) Se il prestito viene estinto in anticipo, i costi accessori devo essere comunque pagati integralmente all'istituto di credito erogatore (banca o finanziaria).


3) A volte, può presentarsi la necessità di consolidare il prestito. Magari per ottenere una somma maggiore, in modo da chiudere altri finanziamenti in corso pagando un'unica rata mensile. Ebbene, nel caso di consolidamento della cessione del quinto, bisogna stipulare un nuovo contratto, mentre quello precedente viene estinto. Ciò comporta che il debitore dovrà pagare interamente le spese accessorie relative ad entrambe le pratiche, comprese quelle per l'assicurazione.


4) Se il rapporto di lavoro dovesse cessare prima che il debito venga estinto, la banca o la finanziaria preleveranno dal TFR l'importo ancora da pagare. Se il TFR non dovesse bastare a coprire l'intero importo, si farà invece ricorso alle azioni consuete di recupero del credito.


Mi auguro che queste indicazioni vi saranno d'aiuto per una scelta consapevole della forma di credito di cui eventualmente vorrai usufruire.