E’ “scandalo buche” a Roma e non solo. In tutta Italia le piogge hanno provocato in questi giorni pericolosi dissesti del manto stradale che hanno causato incidenti e danni per centinaia di migliaia di euro. Ultimo in ordine temporale la voragine che si è aperta ieri lungo la circonvallazione Gianicolense, a Roma. Un Suv, addirittura, è in parte sprofondato nella maxi buca.

Le buche sono diventate ormai vere e proprie trappole che soprattutto in queste settimane hanno provocato danni a pneumatici, cerchioni, ammortizzatori e semiassi nel migliore dei casi, mentre hanno causato gravi incidenti nei peggiori.

Il Codacons ha stimato danni per 230mila per autovetture e 80mila per ciclomotori solo nel Comune di Roma.

Risarcimenti danni per oltre 1,5 milioni di euro, il modulo Codacons

I danni causati dalle buche non riguardano solo quelli essenzialmente meccanici come appunto a riparazione dei guasti, ma anche quelli medici, in caso di infortunio, o addirittura quelli legati all’aver perduto ore di lavoro, treni o voli. Solo lunedì scorso erano ben 750 le richieste presentate al Codacons per avere informazioni su come chiedere i risarcimenti dei danni subiti. L’ente ha quindi pubblicato sul proprio sito web ( www.codacons.it) il modulo da scaricare per la richiesta di risarcimento. “La cifra che il Comune di Roma dovrà pagare ai aggira intorno all’1,5 milioni soprattutto per danni dovuti a incidenti, gomme forate, scoppio di pneumatici e rottura di sospensioni, ma anche cadute da scooter, e parabrezza danneggiati“, ha dichiarato il presidente del Codacons Carlo Rienzi.

Come fare per chiedere il rimborso?

Primo passo: far redigere il verbale dalla polizia: la prima cosa da fare quando avviene un incidente o si subisce un danno causato dalle buche è chiedere l’intervento della polizia affinché gli agenti possano redigere un verbale con la spiegazione dettagliata dell’accaduto. Se tale intervento non avviene o non è possibile, è importante che il cittadino faccia foto dell’incidente e della buca che l’ha provocato e se possibile raccolga testimonianze certificate da documenti di identità.

Secondo passo: consegna della documentazione all’Urp. La documentazione così prodotta ( foto, verbali, testimonianze) oltre al modulo che si deve scaricare sul sito della Codacons, va consegnata all’Ufficio relazioni con il pubblico del comune ove è accaduto l’incidente; la consegna può avvenire personalmente oppure tramite lettera raccomandata o via pec.

Se il danno è chiaramente provocato dalla buca, l’Urp può subito dare mandato per la liquidazione del danno fino a un massimo di quasi 13mila euro; in caso di diniego alla liquidazione, il cittadino può rivolgersi a un organo di mediazione accreditato dal Ministero della Giustizia come l’Ordine degli avvocati, o direttamente alla Camera di Conciliazione di Roma, sempre se il rimborso richiesto non supera la somma di 12.911 euro.

Se salta la mediazione si fa ricorso al tribunale

Se le strade sopra indicate non consentono la liquidazione del danno subito si può sempre ricorrere alla causa civile. “A quel punto sarà il giudice del tribunale a disporre una perizia del danno e verranno sentiti i testimoni– spiega Luca Di Ascenzo, coordinatore dell'ufficio legale del Codacons – ma per avere una sentenza anche se favorevole ci vorranno anni”.