Attimi di paura questa mattina a Firenze tra Via Marconi e Via Campo d'Arrigo dove un giovane migrante proveniente dal Sudan ha sottratto la pistola d'ordinanza di un agente della Polizia Municipale e ha aperto il fuoco, per fortuna senza conseguenze. L'uomo era stato bloccato dagli agenti mentre circolava in sella ad una bicicletta in evidente stato di ebbrezza. Quando gli è stato chiesto di esibire i documenti però l'uomo ha dato in escandescenze e ha aggredito i vigili riuscendo ad impossessarsi dell'arma di uno di questi per poi sparare alcuni colpi.
Subito dopo gli agenti sono riusciti ad avere la meglio sull'uomo, bloccandolo e arrestandolo. Entrambi gli agenti coinvolti hanno riportato lievi ferite e hanno fatto ricorso alle cure del Pronto Soccorso.
La ricostruzione della vicenda
Gli uomini della Polizia Municipale sono intervenuti nella zona a seguito delle segnalazioni di alcuni cittadini che riferivano di un individuo che si gettava contro le auto in transito, costituendo un pericolo per se e per gli altri. Una volta che la pattuglia è arrivata sul posto grazie all'indicazione di un cittadino presente è riuscita a localizzare l'uomo, che stava circolando su una bicicletta. Quando si sono avvicinati per chiedergli i documenti il migrante si è scagliato contro un agente ed è riuscito ad estrarre la sua pistola dalla fondina.
La collega del poliziotto aggredito è immediatamente intervenuta a supporto del compagno, e gli agenti sono riusciti a fare in modo che i quattro colpi di pistola esplosi si infrangessero sull'asfalto senza provocare danni, dopodiché sono riusciti ad immobilizzarlo e arrestarlo. Sul posto sono intervenuti anche i Carabinieri.
L'assessore alla sicurezza urbana Federico Gianassi ha contattato telefonicamente gli agenti esprimendo loro solidarietà e gratitudine per il loro intervento.
Spunta un video
Un passante avrebbe ripreso le concitate scene della colluttazione con un telefonino. Nel video, stando a quanto riportato dalla stampa locale, si vedrebbe l'uomo che punta la pistola verso la testa di un agente, e questo che con grande prontezza afferra il braccio e lo dirige verso il basso, facendo in modo che i proiettili sparati non producessero danni.
Una brutta avventura finita fortunatamente senza conseguenze gravi, ma che se gli agenti non fossero riusciti a deviare i colpi sarebbe potuta finire in tragedia. Il migrante è stato infine associato al carcere di Sollicciano dove sarà chiamato a rispondere dell'accusa di tentato omicidio.