Manca poco all'inizio del mese più importante per i titoli del Ftse Mib: sarà infatti a maggio che le aziende staccheranno le cedole a favore dei propri azionisti. In questo articolo vogliamo analizzare con attenzione i dividendi che distribuiranno i titoli del settore bancario.
Chi distribuisce
Le banche tendenzialmente hanno deciso di staccare la cedola in data 18 maggio. A queste si allineano anche le popolari con Banca Popolare dell'Emilia Romagna e Banca Popolare di Milano. La prima staccherà una cedola di 0,02 euro ad azione mentre la banca milanese si attesterà sui 0,022 euro.
Tutte e due le popolari avevano deciso di non distribuire alcun dividendo nel 2014. La popolare della Romagna attualmente quota 7,435 euro ad azione e il rapporto dividendo-quotazione è pari allo 0,27% mentre più alto risulta essere il rapporto per la popolare milanese che raggiunge il 2,46%.
Dalle popolari passiamo ai grandi colossi bancari italiani con Intesa San Paolo e Unicredit che distribuiranno un dividendo rispettivamente di 0,07 e 0,12 euro. L'istituto di credito capitanato dall'ad Messina è attualmente a quota 2,984 euro ad azione con un rapporto dividendo-quotazione a 2,34% mentre per quanto riguarda l'istituto bancario che ha come ad Ghizzoni è previsto uno scrip dividend di 0,12 euro ad azione.
Situazioni invece all'opposto per Mediolanum e Mediobanca: la banca di Ennio Doris staccherà la cedola il 20 aprile di 0,12 euro (in quanto 0,15 erano già stati distribuiti nel novembre 2014) mentre la seconda banca citata concluderà l'esercizio a giugno e il dividendo sarà molto probabilmente staccato a novembre. Il titolo bancario-assicurativo della famiglia Doris ha un rapporto dividendo-quotazione di 1,58% con una quotazione del titolo attuale a 7,61.
Dopo un'attenta analisi della situazione attuale, Banca Monte dei Paschi di Siena e Banco Popolare hanno deciso di non staccare alcun dividendo per l'anno corrente. Tutte e due le banche non distribuiscono un dividendo ai propri azionisti dal 2011.