Con l'introduzione della nuova Legge di Stabilità 2014, è spuntata ora anche l'ipotesi di una possibile riforma pensione anticipata sul lavoro: il Ministro Giovannini era però stato chiaro quando aveva affermato che non esistevano le potenzialità economiche per una mini-riforma, e aveva assicurato anche che non si sarebbe attuata alcuna mini-controriforma Fornero.
La riforma Letta-Giovannini potrebbe invece diventare realtà e dovrebbe andare a garantire maggiore elasticità su un doppio livello, oltre che fermare il numero di esodati:
- per chi lavora e ha intenzione di andare in pensione anticipatamente;
- per le società che hanno intenzione di effettuare un cambio generazionale all'interno del proprio organico, dando lavoro a molti giovani disoccupati.
Come viene calcolata la pensione anticipata con il prestito INPS?
Chi lavora e ha intenzione di andare in pensione anticipatamente, ma non ha ancora maturato i requisiti, potrebbe aver diritto ad un assegno pensionistico, pari ad una parte della propria retribuzione (sembra possa essere intorno al 75%-80%), come prestito da parte dell'INPS, con l'aggiunta di un eventuale contributo della società.
Raggiunti i requisiti, l'assegno potrebbe essere poi diminuito di una piccola parte (potrebbe trattarsi di una percentuale tra il 10% ed il 15%) al fine di ridare quanto anticipato all'ente.
Quali sono i requisiti per accedere alla pensione anticipata con il prestito INPS?
C'è ancora molta incertezza, ma potrebbe essere come segue:
- solo chi lavora nel privato;
- tutti quelli che possiedono almeno 62 anni di età e 35 anni di contributi, che risultano disoccupati o che rischiano di esserlo al termine del periodo di mobilità.