La confusione generata dalla Legge Fornero non renderà facile la soluzione degli esodati, la cui situazione, secondo il bollettino relativo alle Pensioni da erogare agli esodati, è il seguente: delle oltre 162 mila pensioni garantite attraverso i decreti, solo circa 33 mila lavoratori potranno accedere effettivamente al trattamento pensionistico.

Alla luce di questi dati, appare ovvia quanto tragica che il numero degli esodati "salvati", che avranno quindi diritto a percepire la pensione, è davvero irrisorio (circa 1/5 degli aventi diritto). Quel che più fa rabbia a tanti "futuri pensionati" è che a più di due anni dalla legge Fornero non si riescono ad erogare circa 129 mila assegni pensionistici: e sono trascorsi, appunto, oltre due anni.

È questo dunque l'ultimo dato comunicato dall'Inps a fine gennaio: dati che ritraggono una situazione spaventosa di arretramento generale che impedisce di ottenere la prestazione pensionistica ad oltre centomila persone e, diventa ancora più paradossale se si pensa che un numero di persone, non ancora stimato, resterà fuori dalle misure di salvaguardia. Per saperne di più sulla situazione degli esodati salvaguardati, potete leggere questo articolo.

A nulla, fino ad ora, è servita la manifestazione di protesta tenutesi il 6 febbraio nelle vicinanze del Parlamento, per esprimere disappunto sul "lavoro" svolto dal Governo a distanza di due anni e, al tempo stesso, solidarietà nei confronti dei cosiddetti "non salvaguardati", i quali chiedono a gran voce che si prenda quanto prima in esame la loro situazione: tra di essi, alcuni che, pur avendo ottenuto il riconoscimento della prestazione, non hanno ancora percepito nessun assegno pensionistico.

Complessivamente, le misure adottate in favore degli esodati sono 5 adottate nel periodo che va da giugno 2012 e gennaio 204. Il 20 gennaio scorso, l'Inps ha certificato circa 82 mila prestazioni: di queste, circa 62 mila rientrano nel gruppo delle 65 mila posizioni aperte, poi oltre 14 mila sono state prese dal decreto sulla spending review a fronte delle 55 mila circa previste, ed in ultimo oltre 5 mila su più di 10 mila in lista, previste dall'ultima legge di stabilità.

Facendo la somma dei numeri evidenziati in neretto, si ottiene la cifra di circa 82 mila posizioni, delle quali solo 33 mila potranno essere liquidate: tutte le altre accederanno alla pensione nei prossimi 2 anni.