Allarme conti Inps, ci sarà una perdita di 10 miliardi ma le Pensioni non sono a rischio perchè sarà lo Stato, quindi tutti noi, a coprire il buco: la stessa cosa è accaduta lo scorso anno e così sarà anche nel 2015, se le stime fatte dal Civ - Comitato di Indirizzo e Vigilanza si riveleranno esatte, come sempre è accaduto. Dopo le dimissioni di Antonio Mastrapasqua dunque, un altro problema per l'Inps che farà discutere a lungo. Giustamente.

Nonostante i 10 miliardi di perdita nei conti dell'Inps le pensioni non sono in pericolo (almeno così si dice...) perchè la differenza sempre più grande tra contributi versati, le entrate dell'Inps, e le prestazioni erogate, le uscite, viene coperta con trasferimenti dallo Stato.

Ovviamente questi trasferimenti sono alimentati con le tasse, con la fiscalità generale pagata dai contribuenti italiani che nel 2013 hanno "contribuito" ai bilanci dell'ente previdenziale con la bellezza di 112,5 miliardi.

L'Inps non deve fallire, non può fallire, quindi c'è poco da fare, le perdite di bilancio le paghiamo tutti: nel 2013 i trasferimenti dallo Stato nelle casse dell'Inps hanno toccato la bellezza di 112,5 miliardi, per il 2014 si parla di 119 miliardi, a fine 2016 le stime indicano 122 miliardi.

Quello dell'Inps, nonostante le riforme delle pensioni avvenute negli anni per cercare di risanare la situazione (Riforma Dini, Riforma Maroni, Riforma Fornero), è un pozzo senza fondo per l'Italia, visto che già nel 2008 lo Stato (i contribuenti italiani) tirò fuori 73 miliardi.

Chiaro è che con la crisi, il crollo del Pil, la disoccupazione alle stelle, i giovani precari che possono versare solo pochi contributi, la situazione è diventata via via sempre peggio.

Il bello è che con la Riforma Fornero, le pensioni erogate dall'Inps nel 2013 sono state il 43% in meno!

Inoltre nel 2012, hanno in cui i contributi versati sono stati per un totale di 208 miliardi e le prestazioni erogate di 295 miliardi, c'è stato l'accorpamento dell'Inpdap all'Inps, cosa che ha portato ad ulteriori deficit in quanto l'ente di previdenza per i dipendenti pubblici aveva conti messi molto male.