La mancanza di offerte lavorative ha portato i disoccupati allaricerca di un'occupazione fuori dall'Italia. Le mete più ambite negli ultimianni sono state l'Australia e il Canada.

Oggi invece lo sguardo è rivolto verso l'Europa, verso quei paesi vicini che promuovonoiniziative d'inserimento nel mondo del lavoro, facendo frequentarepreventivamente ai lavoratori corsi dilingue.

In un mercato del lavoro in crisi, le aziende ricercanodelle figure professionali sempre più competitivee, in fase di selezione, le due discriminanti notevoli stanno diventando: la conoscenza di più lingue straniere, eaver svolto stage, tirocini o periodi dilavoro all'estero.

Attualmente stanno infatti aumentando le richieste diconoscenza del francese e del tedesco, oltre a quella dell'inglese fluente, in quanto le aziendeitaliane hanno bisogno di indirizzare il proprio mercato al di fuori deiconfini, collaborando con aziende europee.

I mercati europei sono ricchi di opportunità per chi li sacogliere, anche solo per effettuare delle esperienze lavorative che permettonodi rafforzare le proprie competenze professionali, oltre che a imparare unalingua europea. Ad esempio, nel bando pubblicato dal Ministero dell'Istruzione,relativo alla selezione di giovani laureati intenzionati a svolgere un annocome assistenti di lingua italiana in Europa, su 281 posti disponibili, sonostati selezionati 169 giovani per la Francia e 29 per la Germania.

Nei paesianglofoni europei i numeri di posti destinati erano esigui. Le richieste diassistenti stanno ad indicare il vivo interesse per la nostra lingua e cultura.

Il rovescio della medaglia sta nel fatto che alcuni posti dilavoro (come quello dell'assistente di lingua italiana all'estero) sono a brevetermine e le retribuzioni previste non sono poi così tanto differenti da quelleproposte in Italia, sta poi a chi si troverà lì dimostrare le propriecompetenze a aprirsi nuove prospettive professionali.