Numerosissimi e in attesa di una risposta i vari fronti connessi al capitolo pensioni 2014 INPS: in primis i nodi costituiti dall’opzione contributivo donne, con il termine utile per fare domanda in procinto di scadere, e dal pensionamento dei Quota 96, nell’animo dei quali l’ennesimo ‘no’ ha scatenato un’ondata di indignazioni e ‘dichiarazioni di guerra’ a governo e istituzioni.



Ma il capitolo Pensioni 2014 INPS si arricchisce anche di ulteriori spunti di riflessione, come quelli suggeriti dalle dichiarazioni rilasciate dal ministro Poletti al Tg2 e in base alle quali si procederà ad importanti tagli alla previdenza senza intervenire sulla legge Fornero, una manovra ritenuta ‘al momento fuori dal programma di governo’.





Quello costituto dalle pensioni 2014 INPS somiglia al momento ad un enorme contenitore composto da problematiche e temi irrisolti, e fra i tanti vorremmo un ultimo trattare quello legato alle pensioni d’oro e al provvedimento varato dal ministro Madia, che nella giornata di ieri ha ratificato l’introduzione di un cumulo redditi-pensioni d’oro.

Pensioni 2014 INPS: opzione contributivo e Quota 96



Tutto fermo sul fronte opzione contributivo donne, il meccanismo previdenziale che consente alle donne di accedere alla pensione anticipata con 57 o 58 anni d’età più 35 di contributi; quello costituito dall’opzione contributivo donne rappresenta di certo uno dei nodi più delicati fra quelli pocanzi elencati in tema di pensioni 2014 INPS, con il termine ultimo per poter inviare le domande in procinto di scadere.



Se da un lato la stessa opzione contributivo offre la possibilità di uscire dal lavoro con abbondante anticipo rispetto alle norme vigenti, dall’altra ‘costringe’ i richiedenti ad accontentarsi di assegni mensili decisamente ridotti rispetto a quelli cui avrebbero diritto col retributivo (quasi il 20% in meno), ecco che per molte donne si va formando una sorta di dubbio amletico. Il termine di invio della domanda è ad ogni modo in procinto di scadere, e se il governo Renzi non autorizzerà un rinvio delle finestre per poter inoltrare la richiesta (come già statuito durante il governo Letta) un altro dei temi che compongono il fronte pensioni 2014 INPS subirà una decisa quanto indesiderata risoluzione, con le lavoratrici in possesso dei requisiti impossibilitate a fruire dell’istituto.



Furiosi paiono invece i Quota 96 della Scuola, che dopo aver incassato l’ennesimo no in merito al proprio pensionamento, hanno avviato una campagna di proteste che coinvolgerà tutta l’Italia; motivo scatenante la valutazione effettuata dalla Ragioneria di Stato, che ha deciso di non dar corso alla proposta di legge della Ghizzoni per la mancanza di adeguate coperture economiche.

Pensioni 2014 INPS: dichiarazioni Poletti e cumulo redditi-pensione



Come tutto questo non bastasse, il capitolo pensioni 2014 INPS viene ad essere ulteriormente scosso dalle dichiarazioni rilasciate dal ministro Poletti, che oltre ad annunciare decisi tagli alle pensioni di invalidità ha candidamente confessato come il governo al momento non stia studiando dei correttivi alla legge Fornero, origine e causa di quasi ogni vertenza che ad oggi compone il fronte pensioni 2014 INPS.



Un’importante novità riguarda invece le pensioni d’oro, con il ministro della Pubblica Amministrazione Madia ad aver firmato un provvedimento che introduce per i soli lavoratori pubblici il divieto di cumulo reddito-pensioni d’oro oltre i 311 mila euro (lo stipendio del primo presidente di Cassazione). A dire il vero il limite è ancora elevato, ma lo stesso ministro Madia ha sottolineato che in futuro, d’accordo con Renzi, verranno ratificati ulteriori smussamenti.



Paiono in definitiva numerosi e delicati da sciogliere i temi connessi al fronte pensioni 2014 INPS; in caso di significativi sviluppi vi terremo aggiornati.