La riforma delle Pensioni 2014 si concentra sul nodo esodati, con il piano del ministro Poletti che punta alla creazione di uno scivolo per dovrebbe risolvere la questione una volte per tutte. Di che si tratta? Il ministro ha parlato di uno scivolo che "consenta di collegare la condizione di queste persone al pensionamento". Una misura che ha dei costi per cui va trovata la copertura.
Il punto di fondo però è che gli esodati, con la riforma delle pensioni 2014, potranno usufruire di una "regola generale che dice che tutti quelli che arrivano a certe condizioni possono avere quel tipo di trattamento".
Niente più misure straordinarie, quindi, ma una regola fissa che valga per tutti. Non si sa nulla di più preciso per il momento, quindi, anche se quanto meno viene fatto sapere che il governo ha intenzione di trovare in tempi brevi una soluzione che sia una costante, e che eviti il ripetersi di situazioni che penalizzano gli uni a scapito degli altri.
Per quanto riguarda la riforma del lavoro, il ministro ha invece spiegato che si sta lavorando a un contratto di reinserimento, che garantisca vantaggi alle aziende che hanno intenzione di assumere persone avanti con l'età che hanno perso il lavoro. Quali sono questi vantaggi? Si tratta in primis di minori oneri, minore peso fiscale e contributivo.
E a prendersi carico di questa situazione sarebbe un'agenzia nazionale per il lavoro che si prenda carico della soluzione di queste problematiche.
Da una parte le persone avanti con l'età, e che quindi guardano con attenzione anche alla riforma delle pensioni 2014, dall'altra i giovani. Il ministro ha spiegato di voler ampliare la fascia che può sfruttare il progetto "garanzia giovani" facendola arrivare fino a 29 anni. Si tratta di quel progetto che dovrebbe consentire ai giovani che hanno perso il lavoro o terminato gli studi da almeno 4 mesi di riuscire a trovare uno stage o un'occupazione vera e propria.