Prosegue incessantemente il dibattito in tema di riforma pensioni 2014; dopo le dichiarazioni rilasciate da Poletti che ha paventato la possibilità che si punti sull’introduzione di un prestito pensionistico, bisogna registrare alcuni interessanti contributi forniti da Damiano, Padoan e Renzi in tema di bonus IRPEF agganciato alla previdenza e di importi degli assegni pensionistici nel 2015.



In un primo momento la manovra di incremento sull’IRPEF, il cosiddetto bonus da 80 euro, non avrebbe dovuto interessare una riforma delle Pensioni 2014 e dunque toccare la previdenza, dopo di che ha fatto seguito un’apertura e infine una nuova e definitiva chiusura con annesse polemiche e reazioni negative.





Sempre in tema di riforma pensioni 2014 e future prospettive previdenziali, bisogna poi sottolineare il contributo fornito dal premier Renzi che ha parlato degli importi degli assegni pensionistici più bassi (quelli al di sotto dei 1000 euro), che nel 2015 subiranno un importante incremento.

Riforma pensioni 2014: Damiano vorrebbe agganciare il bonus IRPEF anche alla previdenza ma Padoan si dice contrario



Come accennato in apertura, in tema di riforma pensioni 2014 dobbiamo segnalare le dichiarazioni rilasciate dal ministro dell’Economia Padoan e la controreazione targata Damiano. Oggetti del contendere il bonus IRPEF ed i famosi 80 euro in più al mese, con il Ministro dell' Economia ad aver sottolineato che la manovra non interesserà i pensionati: ‘Sarebbe costato troppo e non sarebbe stato credibile’ ha spiegato lo stesso Padoan nei giorni scorsi.



Chiamato ad esprimersi in tema di riforma pensioni 2014 e previdenza, Renzi ha invece sottolineato che l’incremento in busta paga susseguente al calo dell’IRPEF diverrà strutturale, con la possibilità che anche la previdenza in futuro venga abbracciata dalla manovra. A salutare con favore le dichiarazioni del Premier il Presidente della Commissione Lavoro Cesare Damiano: ‘Con il ministro dell'Economia Pier Carlo Padoan concordiamo sul fatto che l'incremento di 80 euro al mese in busta paga debba diventare una misura strutturale. Solo in questo si dà fiducia alle famiglie e si favorisce la ripresa. Matteo Renzi ha promesso di estenderlo anche alle partite Iva ed ai pensionati e noi condividiamo’.



‘Per le pensioni - ha proseguito Cesare Damiano parlando del bonus IRPEF 2014 - si deve tener conto che già nel 2007 il Governo Prodi istituì la quattordicesima per i pensionati che percepiscono un assegno netto mensile fino a 700 euro. Si tratta di un incremento annuo esentasse di circa 504 euro per chi ha oltre 25 anni di contributi, oltre 3 milioni di beneficiari con una spesa annua, dal 2007, di 1 miliardo e 156 milioni di euro. Da qui - ha concluso Damiano chiamato ad esprimersi in tema di previdenza e riforma pensioni 2014 - si può ripartire innalzando il tetto ed estendendo la platea dei beneficiari’.



Facendo una summa di quanto dichiarato da Renzi, Padoan e Damiano in tema di riforma pensioni 2014, possiamo tranquillamente evidenziare che non solo gli assegni previdenziali non subiranno decrementi ma anzi in futuro potrebbero essere interessati da importanti interventi orientati nella direzione opposta.

Riforma pensioni 2014: Renzi parla di importi più elevati nel 2015



Ad aver paventato in particolare una simile possibilità il Premier Renzi, che parlando di riforma pensioni 2014 e bonus IRPEF ha sottolineato come il 2015 sarà l’anno della svolta per la previdenza: ‘Quest'anno non ce la facciamo ma il 2015 sarà l'anno in cui interverremo sulle pensioni sotto i mille euro’.



I più critici e gli scettici hanno evidentemente etichettato la dichiarazione catalogandola come pura campagna elettorale, ma certe promesse non si dimenticano; solo il tempo confermerà o smentirà ogni ipotesi al riguardo.