Per quanto riguarda la pensione anticipata donne il 2014 chiude la possibilità lasciata dalla riforma pensioni Fornero. Infatti, fino al 2015 c'era l'opportunità per le donne di accedere alla pensione anche a 57 anni con la cosiddetta opzione sistema contributivo.

Opzione sistema contributivo

Con questo termine coniato dalla riforma Maroni nel 2004 si è stabilito uno strumento che dava la possibilità alle lavoratrici precoci di andare in pensione con i requisiti agevolati, optando per un sistema di calcolo detto contributivo. Qual'è la differenza?

I metodi di calcolo della pensione in Italia sono 2 il più vecchio era detto metodo retributivo, dal 1993 in poi si è passati al metodo contributivo. Il primo metodo diceva che l'assegno pensionistico era calcolato in basa alle retribuzione degli ultimi 10 anni del lavoratore, di cui si calcolava la media e si concedeva l'80% dell'importo ottenuto. Il sistema contributivo diversamente è un metodo di calcolo basato sui reali contributi versati dal contribuente, in questo caso si sommano tutti i contributi versati aggiornati con i coefficienti stabiliti dall'Istat che tiene conto dell'inflazione e della speranza di vita. Va da se che l'opzione contributiva mira a scongiurare il metodo di calcolo detto misto che statisticamente rende l'assegno pensionistico più elevato, e già nel 2004 la legge Maroni cercò di arginare gli effetti delle pensioni sulle casse dello Stato.

Scadenze per la pensione donne a 57 anni

Come appena spiegato l'opzione contributiva essendo un provvedimento diretto alle lavoratrici precoci che ha come obbiettivo quello di far scegliere il sistema contributivo piuttosto che quello misto, e quindi un risparmio per lo Stato, non ha subito modifiche da parte della riforma Fornero se non nei tempi in cui le donne potevano usufruirne. Infatti il salva Italia ha sancito che l'opzione contributiva era optabile per le donne entro il 1 gennaio del 2015. Il problema è che il testo non ha stabilito se entro quella data dovessero esser stati raggiunti i requisiti, o bisognava ricevere il primo assegno di pensione. L'Inps ha sollevato in tempi non sospetti la questione, a cui i governi sono rimasti sordi, l'istituto chiamato ad interpretare la legge ha cosi stabilito che bisognava andare in pensione entro il 2015 quindi bisognava tener conto delle finestre mobili.

Il risultato purtroppo è che le donne vedono stringersi sempre più i tempi ed in particolare le lavoratrici autonome hanno una corsa contro il tempo, vediamo perché:

  • Lavoratrici dipendenti: 57 anni e 3 mesi con 35 anni di contributi devono presentare la domanda entro e non oltre novembre 2014;
  • Lavoratrici autonome: 58 anni e 3 mesi con 35 anni di contributi e devono presentare la domanda entro e non oltre maggio 2014;
  • Lavoratrici ex Inpdap: 57 anni e 3 mesi con 35 anni di contributi e devono presentare la domanda entro e non oltre dicembre 2014.