Grande fermento nel mondo della Scuola sui due provvedimenti più recenti del Miur: da una parte l'attesa apertura del Tfa (Tirocinio Formativo Attivo) ordinario II ciclo, dall'altra l'aggiornamento delle graduatorie di istituto, utili per l'assegnazione delle supplenze.
Su entrambi fronti si registrano rallentamenti di tipo (si ipotizza) burocratico: per quanto riguarda il Tfa, in data 7 maggio è apparso sul sito del Ministero dell'Istruzione un comunicato ufficiale che svelava in anteprima i dettagli del percorso (posti disponibili, modalità di accesso e selezione, tempistiche di partenza dei corsi) aprendo la strada alla pubblicazione del bando per i giorni successivi.
Ma ad oggi, esso non è stato ancora diramato.
Per quanto riguarda l'aggiornamento delle graduatorie di istituto, l'8 maggio è stata resa nota una bozza del decreto Miur, anch'esso ancora mancante ad oggi.
Le informazioni finora disponibili, e non ancora ufficializzate, hanno in ogni caso già causato le veementi proteste dei sindacati della scuola, che lamentano disomogeneità e discriminazioni in particolare nel merito dell'assegnazione dei punteggi nelle graduatorie di istituto. Vediamo i dettagli.
Tfa e Pas: differenze di punteggio nelle graduatorie di istituto
Secondo la bozza del decreto sull'aggiornamento delle graduatorie di istituto resa nota dal Miur settimana scorsa, a chi ha frequentato il Tfa ordinario spettano 42 punti: nel dettaglio, 12 per la durata annuale del percorso di formazione e 30 per il superamento dell'esame finale.
Per i Pas, percorsi abilitanti speciali, invece, è prevista la collocazione in III fascia, con una corsia preferenziale per l'assegnazione degli incarichi. Nella prima versione del decreto, per questo tipo di abilitazione non è previsto un bonus di punteggio.
Punteggio Tfa e Pas in graduatoria: Cisl all'attacco
I principali sindacati del settore puntano il dito contro questa disparità di trattamento nelle graduatorie.
Addirittura la Cisl scuola diffida il ministro dell'istruzione Stefania Giannini dal firmare il decreto così come è stato annunciato, annuncia un ricorso se lo farà e parla di un inizio anno scolastico 2014/2015 a rischio.
In un'intervista per il portale specializzato OrizzonteScuola, Rita Frigerio, Segretario nazionale Cisl Scuola, spiega il perchè di questa linea dura, citando due ordini di ragioni: da una parte, afferma "è mancato il confronto sulle motivazioni che hanno portato alle modifiche delle tabelle di valutazione dei titoli".
Dall'altra, "secondo le norme vigenti per poter apportare simili cambiamenti le procedure prevedono passaggi al Consiglio Nazionale della Pubblica Istruzione, il cui mandato però è scaduto il 1° gennaio 2013, senza essere rinnovato, ovvero modifiche all'attuale Regolamento sulle supplenze. Avere scelto la 'scorciatoia' di un decreto ministeriale per le modifiche delle tabelle si presta inevitabilmente a contenzioso con rischi per l'avvio regolare del nuovo anno scolastico".
Nello specifico, sulla differenziazione del punteggio nelle graduatorie di istituto, la Frigerio osserva: "Abilitati Tfa e abilitati Pas hanno svolto un percorso pressoché analogo per abilitarsi: stessa durata, stessi corsi disciplinari da seguire, stessi esami conclusivi.
Se il problema per gli abilitati Tfa è stato nella selezione iniziale troppo rigida, nei test sbagliati o troppo nozionistici, concentriamoci su quella per migliorare in futuro, ma non confondiamo le cose. Ai fini della valutazione i due percorsi sono sostanzialmente equivalenti".