Ecco una sintesi delle ultime notizie sulla pensione anticipata nel 2014, l'opzione contributivo donne e le misure di mobilità decise di recente per la riforma della pubblica amministrazione del Governo Renzi. Nonostante le parole altisonanti del premier, tanti i cittadini delusi.
Pensione anticipata 2014 e mobilità: le ultime notizie dal Governo Renzi e dal Ministro Madia
Come anticipato le notizie sulla pensione anticipata nel 2014 per gli statali non sono buone: i grandi annunci del ministro Madia risalenti a settimane fa stridono non poco con quanto messo a punto per la riforma della pubblica amministrazione.
Il famoso prepensionamento dei dipendenti statali è sfumato: niente scivoli né ponti, di misure relative alla pensione anticipata nel pubblico impiego, in sintesi, non vi è traccia nella riforma della PA.
Abbiamo tuttavia interessanti notizie sul fronte pensioni: l'istituto del trattenimento in servizio dovrebbe diventare a breve solo un ricordo, pertanto salterà la possibilità di restare in servizio per altri due anni, per i dipendenti pubblici (e per altri cinque anni per i magistrati).
La grande staffetta generazionale annunciata dalla Madia, con pensione anticipata nel 2014 per il pubblico impiego, si riduce quindi drasticamente al "ricambio generazionale" di cui ha parlato di recente Renzi, basato in sostanza soltanto sull'abrogazione del trattenimento in servizio.
Le speranze di vedere messe a punto misure per il prepensionamento degli statali a breve, pertanto, appaiono ora alquanto flebili.
Riforma della pubblica amministrazione e mobilità
Grandi novità dalla riforma della PA giungono invece per la mobilità. Si parla di mobilità volontaria e obbligatoria: per la volontaria non sarà necessario il consenso dell'amministrazione dalla quale ci si vuole spostare (ma per ora restano esclusi gli enti locali), ma sarà possibile solo se l'amministrazione di destinazione abbia più posti vacanti di quella di partenza. Le ultime notizie sulla mobilità obbligatoria, invece, vertono sulla possibilità di trasferimento del dipendente entro lo stesso comune, o entro 50 km, senza formalismi.
Tali ambiti territoriali diventano, in sostanza, una sola entità produttiva.
Per quanto concerne la retribuzione in caso di mobilità, Marianna Madia rassicura i cittadini che non vi sarà danno economico per chi verrà spostato: le tabelle per l'equiparazione delle mansioni utili per la determinazione delle retribuzioni per i casi di mobilità saranno pubblicate entro due mesi dall'entrata in vigore della legge di conversione del decreto.
Pensione con opzione contributivo donne: ultime notizie
Torniamo alle pensioni: l'opzione contributivo donne per l'uscita anticipata a 57 o 58 anni (con 35 di contributi) appare ancora in parte dimenticata. Le informazioni al riguardo sono estremamente scarse: si è parlato di Opzione Donna prorogata al 2018, con la speranza di una proroga anche per i tempi di invio della domanda di pensionamento (dato che per il meccanismo delle finestre per alcune classi di lavoratrici i termini sono già scaduti), e perfino di estensione agli uomini della possibilità di un'uscita anticipata con pensione basata sull'opzione contributivo, quindi con calcolo dell'assegno meno vantaggioso rispetto a quello possibile con il retributivo.
Al momento, tuttavia, le indiscrezioni degli ultimi giorni non appaiono confermate.
Per tutte le interessate all'Opzione Donna o opzione contributivo donne, pertanto, non resta che attendere ulteriori novità sulla questione.