Chi segue da tempo la vicenda delle pensioni dei Quota 96 Scuola è abituato a prendere con le pinze qualsiasi dichiarazione giunga in loro favore dal mondo politico. La motivazione è semplice: si è parlato di soluzione così tante volte, disattendendo sistematicamente le attese, che ormai la fiducia nei rappresentanti istituzionali è quasi nulla.

A ogni modo, tra le ultime notizie sulle pensioni dei Quota 96 Scuola dal Governo Renzi troviamo delle dichiarazioni di Renata Polverini estremamente interessanti e parzialmente confermate anche da un articolo de L'Avvenire.

Il 23 giugno potrebbe essere un giorno cruciale, oltre che per gli esodati, anche per i Quota 96. "La commissione Lavoro ha predisposto un testo che riassume diverse proposte avanzate per tentare di risolvere i danni della Riforma Fornero sui lavoratori esodati e sui cosiddetti ’Quota96′ che ricordo è in calendario alla Camera il 23 giugno", ha di recente comunicato la vice presidente della Commissione Lavoro.

Anche secondo Avvenire "È in esame anche la vicenda dei docenti dimenticati dalla riforma (c.d. «quota 96»)", vicenda che dal 23 giugno potrebbe conoscere importanti sviluppi. Intanto, però, il 15 giugno scade l'ultima risoluzione depositata alla Camera per i Q96.

La questione dei tempi è fondamentale: la non risoluzione del problema in tempi brevissimi può difatti comportare l'impossibilità di ottenere la pensione per i Quota 96 entro settembre.

Facciamo inoltre chiarezza sulla data del 13 giugno: al di là delle voci che corrono, le speranze che possa giungere qualche novità per le pensioni scuola dei Quota 96 entro la riforma della Pubblica Amministrazione sono assolutamente minime. Pertanto se è vero che la speranza è l'ultima a morire, è bene precisare che le possibilità effettive di una svolta nella giornata di domani sono davvero esili.

A oggi ci sembra pertanto che la data davvero cruciale per i Quota 96 Scuola sia quella del 23 giugno, quando inizierà l'esame del testo di legge sugli esodati che - stando alle ultime notizie - potrebbe contenere pertanto anche misure per i "grandi beffati" della scuola. Certo, se le misure dovessero giungere, ma tardi, avrebbero comunque il sapore dell'ennesima presa in giro.

I dettagli in merito alla possibile risoluzione del caso contenuta nel testo di legge della Commissione Lavoro, al momento, restano sconosciuti. Si resta quindi in attesa del famoso "miracolo" che potrebbe, una volta per tutte, raddrizzare questo vergognoso torto inflitto ai circa 4 mila lavoratori interessati. E che potrebbe giungere, comunque, troppo tardi per permettere la restituzione della pensione ai dipendenti scolastici entro settembre.

Continuiamo a sperare, insieme agli interessati, che il Governo possa (e voglia) adottare misure che permettano il loro pensionamento da settembre. Ma come sempre restiamo con i piedi per terra: non sarà facile. E, oltre a lamentare ancora una volta l'atteggiamento del Governo nei confronti dei Quota 96, nonché la poca incisività dei sindacati, lamentiamo anche il disinteresse dei media verso il problema, che nel corso del tempo continua a dimostrarsi estremamente sporadico.

Governo, sindacati e stampa continuano a disinteressarsi del destino dei Q96 nonostante rappresenti, insieme alla vicenda degli esodati, una delle pagine più nere della politica italiana degli ultimi anni.

In conclusione, il mese di giugno sarà quasi sicuramente decisivo per le pensioni dei Quota 96 Scuola. Queste le ultime informazioni disponibili sul caso, ora lasciamo la parola a voi. Cosa ne pensate? Credete che il Governo riuscirà a raddrizzare il torto per tempo? Come giudicate la possibilità di una soluzione del problema a fine giugno? Fateci conoscere la vostra opinione lasciando un commento qui sotto!