Vi sarà capitato almeno una volta, disoccupati o meno, di aver letto su riviste, quotidiani o settimanali annunci del tipo: "Agenzia di assicurazione/pubblicità ecc. ricerca subagenti-collaboratori per l'inserimento nella struttura organizzativa..."

Chi risponde all'offerta, conscio della penuria di occasioni che vi sono in questo periodo, telefona per fissare un colloquio. L'offerente è ben contento di poter avere a disposizione nuovi rampolli da poter sguinzagliare su una superficie anche vasta di chilometri per vendere il suo prodotto.

Attenzione, non sto dicendo che tutte le attività commerciali presentano lati oscuri, ma chi è propenso ad intraprendere il mestiere di rappresentante deve sapere che:

  1. deve aver prima raggiunto una determinata quota di vendite per poter usufruire di un congruo rimborso spese e un tot. di guadagno;
  2. occorre diffidare da quelle aziende che non offrono un'adeguata formazione. Il ruolo di venditore non si può improvvisare. Occorrono alcune sedute per comprendere almeno in parte le regole del marketing. Accertatevi che chi tiene le lezioni abbia le necessarie qualifiche per poterlo fare;
  3. non è giusto utilizzare mezzucci verbali per imbonire all'acquisto i clienti e/o cercare di estorcere loro i numeri telefonici di altri potenziali compratori. Esiste una legge sulla privacy ed inoltre chi acquista ha il diritto di decidere senza inutili pressioni. Va convinto sulle ottime caratteristiche del prodotto, ma l'ultima parola spetta a lui, come è giusto che sia.

Infine va tenuto presente che siamo ancora in un periodo di crisi economica. L'elevato numero di attività remunerate a provvigione è anche dovuta al fatto che chi le propone non ha rilevanti obblighi a livello previdenziale e infortunistico su chi aderisce alle sue proposte. Ribadisco, occorre vigilare sulla serietà delle ditte.