Venerdì 13 giugno 2014 è stato presentato il disegno di legge riguardante l'uscita anticipata per i lavoratori statali. Su questa questione c'era stato l'intervento del ministro della Pubblica Amministrazione Madia: i lavoratori statali 'esonerati' anche se rimarranno a casa continueranno ad usufruire di una pensione pari al 65 percento del proprio stipendio ed inoltre avranno tutti i contributi versati per poi usufruire del futuro assegno previdenziale.
Nel disegno di legge approvato dal Cdm venerdì scorso, è stato inserito anche un pacchetto relativo alla Pubblica Ammimistrazione con alcune norme sul 'ricambio generazionale'.
Questo riuscirà, secondo alcune stime, potrà generare 15mila posti di lavoro grazie alla norma relativa all'istituto del 'trattenimento in servizio' con la cancellazione di quanto stabiliva la legge Fornero (scelta di rimanere in servizio per ulteriori due anni dopo il raggiungimento dei requisiti per la pensione).
Nel pacchetto citato non si è accennato al prepensionamento dei dipendenti pubblici come invece si ipotizzava nei giorni precedenti. Si parla, invece, dell'abolizione del trattenimento in servizio al fine di agevolare il 'ricambio generazionale'.
In questi ultimi giorni, il ministro del Lavoro Poletti, parlando di Pensioni ha dichiarato che, almeno per il momento, non ci saranno modifiche e, quindi, abbassamento o elevamento dell'età pensionabile. Certamente, una delle priorità sarà quella di risolvere la questione degli esodati e dei cosiddetti Quota 96. Non ci resta che aspettare ulteriori sviluppi su queste norme.