Qualcosa negli ultimi giorni è cambiato. Diversi partiti sembrano, quasi improvvisamente, essere favorevoli alle riforme che il governo Renzi si appresta a discutere in Parlamento, soprattutto quella delle Pensioni. Al Partito Democratico si è aggiunto il Movimento 5 Stelle. Anche se poi, la vera apertura c'è stata sulla questione della legge elettorale che potrebbe poi portare ad un'apertura su vari fronti. Anche la Lega, dopo la raccolta firme avvenuta nei giorni scorsi per abolire la legge Fornero, vuole essere parte attiva su lavoro e pensioni.

Ora le attenzioni sono incentrate sul disegno di legge della riforma della pubblica amministrazione al quale stanno lavorando il ministro Giuliano Poletti, per la parte dei lavoratori privati, e il ministro Marianna Madia, per quella pubblica. Queste proposte arriveranno in Parlamento alla fine del mese. Quindi un allargamento dei consensi del Movimento 5 Stelle e della Lega favorirebbe l'approvazione del pacchetto di proposte con tranquillità e con la conseguenza di ridurre i tempi.

Infatti, il 23 giugno 2014 inizierà presso la Camera dei Deputati la discussione sul nuovo testo di legge unificato. Il ministro del Lavoro, Giuliano Poletti, ha evidenziato: "C'è bisogno di creare un collegamento tra il problema degli esodati e la riforma delle pensioni.

Non è possibile continuare a lasciare senza stipendio e senza pensione lavoratori per uno o due anni. Per questo è urgente che questo provvedimento venga approvato con celerità e con il più ampio consenso possibile".