Si rincorrono in questi giorni voci sia giornalistiche sia di esponenti di partito, su un possibile anticipo della legge di stabilità 2015, legge che di solito viene presentata entro il 15 ottobre di ogni anno. L'anticipo potrebbe significare revisione di leggi o di norme che fino ad oggi sono state oggetto di profonde discussioni e riflessioni, cui la carta stampata ha dedicato intere pagine e fiumi di parole, vedi prima tra tutte la riforma delle Pensioni targata Monti-Fornero. Revisione attesa da coloro che ne sono rimasti imbrigliati e che non sono andati in pensione proprio per le norme assai restrittive in essa contenute.

Revisione, inoltre auspicata anche da vari esponenti politici, on. Cesare Damiano in testa.

Quale la verità?

"Il presidente del Consiglio conferma il consolidamento del bonus di 80 euro in busta paga, con l'ampliamento della platea dei beneficiari" scrive il Corriere. Annunciando l'anticipo della legge di stabilità 2015 ad agosto. Ma pare proprio che non sarà così. L'iter della legge di stabilità farà il suo corso regolare, così come le revisioni auspicate della legge sulle pensioni del dicembre 2011. A raffreddare gli animi e le speranze è proprio il Governo.

Da Palazzo Chigi e dal Ministero dell'Economia si stronca sul nascere la possibilità evocata dagli organi di stampa: "Ipotesi destituita di qualsiasi fondamento"in quanto non è possibile approvare la manovra prima della nota di aggiornamento del Def (Documento economico-finanziario ) di settembre, si spiega dal Tesoro.

I tempi, insomma, sono quelli soliti, in attesa delle previsioni di crescita per il secondo trimestre che l'Istat diffonderà all'inizio di agosto. Tra il Ministro Pier Carlo Padoan ed il premier Matteo Renzi in questi giorni si sono intensificati nelle ultime settimane i contatti per monitorare l'andamento dei conti pubblici e per studiare le eventuali contromisure.

La posizione di Forza Italia.

Riferiamo, per dovere di cronaca, che già il capogruppo alla Camera di Forza Italia on. Renato Brunetta sulle voci circa la possibilità di anticipare ad agosto la legge di stabilità aveva espresso le sue perplessità definendola una "manovra correttiva" camuffata, affermando "L'anticipo entro Ferragosto della legge di stabilità, come vorrebbe il podista Renzi, perché nel complesso le cose non vanno oggettivamente bene.....sa tanto di manovra correttiva camuffata".

Manifestando così dubbi sulle reali intenzioni del Governo circa l'anticipo, gelando anche le speranze di chi reclamava una revisione strutturale anticipata della legge sulle pensioni.

Gli esodati, i quota 96 scuola, i ferrovieri, i postali possono mettersi l'animo in pace. Il percorso per l'agognata pensione non prevede scorciatoie. Bisognerà attendere qualche decreto legge fatto ad hoc, ma non possono sperare in tempi ravvicinati.