Il Ministero dell'Istruzione ha provveduto ad inviare al Mef e al Ministero della Funzione Pubblica il piano delle immissioni in ruolo 2014. Ne ha parlato al noto quotidiano economico 'Sole24Ore', Luciano Chiappetta, Capo del Dipartimento per l'Istruzione: saranno quindicimila, le richieste per i docenti con 'cattedre comuni' a cui andranno a sommarsi i 13mila insegnanti di sostegno e le 4500 richieste per il personale Ata.  



Miur, scuola, piano di immissioni in ruolo 2014, le richieste 

Il sistema di reclutamento, come ha precisato Chiappetta, sarà quello abituale che conosciamo ormai da quindici anni a questa parte: il 50 per cento sarà prelevato dalle graduatorie ad esaurimento, mentre l'altra metà sulla base dei concorsi, primo fra tutti, ovviamente, il maxi concorso del 2012, bandito dall'ex ministro dell'Istruzione, Francesco Profumo.

A proposito di quest'ultimo concorso, il ministro Giannini ha dichiarato, recentemente, di voler fare tutto il possibile per sistemare tutti coloro che aspettano la propria cattedra: l'anno scorso furono chiamati 3.527 docenti su 11.542 vincitori e ci si augura che buona parte degli 8.015 restanti possa trovare la propria collocazione.

Molto dipenderà anche dall'auspicabile risoluzione della questione legata ai 'quota 96': se l'emendamento dovesse venire approvato nei prossimi giorni, si aprirebbero le porte ad altri 4000 posti vacanti, un passo decisamente importante verso il ricambio generazionale voluto dal Miur e dal governo Renzi.

Per ciò che concerne le coperture, le stabilizzazioni sul sostegno sono finanziate direttamente dalla legge 104, per la quale sono stati accantonati circa 108 milioni di euro l'anno: altri 15mila docenti previsti, dice Chiappetta al 'Sole24Ore', andranno a coprire i pensionamenti.





Miur, scuola, piano di immissioni in ruolo 2014, tentativo per altri 8.000 docenti e 4.500 Ata

Il dirigente del Miur, però, annuncia che i posti per il prossimo settembre potrebbe essere anche di più, in quanto il Ministero dell'Istruzione vuole portare avanti un piano triennale di assunzioni su tutti i posti oggi liberi e disponibili previsto dal decreto Carrozza: 'Parliamo, per gli insegnamenti, di 14mila posti vacanti - dichiara Luciano Chiappetta - ma a cui il ministero dell'Economia sottrae i circa 6mila soprannumerari non riassorbibili perché titolari di classi di concorso desuete o comunque superate dalla riforma degli ordinamenti'.
In pratica, si tratterebbe di aggiungere altri 8mila posti per i docenti e 4.500 per il personale Ata: il Miur proverà a far leva sul Mef e sul Ministero della Funzione Pubblica.