Qui in Italia, Facebook e Twitter sono spesso associati allo svago e al tempo libero: i ragazzi passano ore ed ore a condividere foto, video e a messaggiare tra di loro di svariati argomenti. C'è chi, invece, (all'estero) usa Facebook e Twitter per la didattica scolastica. Il noto quotidiano 'Il Corriere della Sera' ha intervistato la professoressa norvegese Michaelsen, docente di inglese nel suo paese, che ha illustrato gli straordinari risultati che sta ottenendo usando i due celebri social network per le attività scolastiche.

Partendo dal principio che la Scuola deve insegnare agli studenti ad usare la Tecnologia in maniera responsabile, si è concesso il permesso di usare anche a scuola Facebook, Twitter, Skype, YouTube, ovvero tutti quegli 'strumenti social' che vengono abitualmente sfruttati per lo svago. 

Miur, scuola, Facebook e Twitter per i compiti a casa e non solo...

Lo 'studio' sui social network ha, innanzitutto, permesso di raccogliere diverse considerazioni in un libro intitolato 'Connected Learners' che spiega come sia possibile usare Twitter a scuola.

Ma non solo: Facebook, come ha ben spiegato la professoressa Michaelsen risulta utilissimo per la scuola, anche quando gli studenti sono a casa. Come? 

L'insegnante, addirittura, usa Facebook e Twitter per dare i compiti a casa e per fornire consigli: sorprendente, non trovate? Nonostante non sia concessa 'l'amicizia', la docente norvegese ha creato una pagina pubblica per ogni classe dove insegna. La professoressa Michaelsen pensa che i social network non siano degli strumenti da demonizzare, anzi: proprio attraverso Facebook e Twitter si può stimolare la curiosità degli studenti. C'è da tenere presente, però, che lo Stato aiuta non poco da questo punto di vista, dato che provvede ad ogni studente un tablet o addirittura un PC. Qui in Italia, gli insegnanti sono costretti, invece, a 'sequestrare' gli smartphone ai ragazzi: cosa si può fare per cambiare le cose? Mancano le risorse statali, certo, e non solo quelle...