Giungono importanti novità in merito alla pensione anticipata 2014: un emendamento presentato alla riforma della PA prevede infatti la possibilità di accedere al pensionamento a quota 62 anni senza necessità di scontare le pesanti penalizzazioni pecuniarie previste dalla Legge Fornero. La manovra contiene anche il provvedimento relativo al prepensionamento statali: via l’istituto del trattenimento in servizio con i dipendenti pubblici che potranno essere pensionati d’ufficio una volta raggiunti i requisiti richiesti ma mai prima dei 62 anni (65 anni nel caso di medici e professori) e stop alla dicitura ‘prestazione effettiva di lavoro’.

La stessa riforma della PA, sin qui decisiva nell’orientare l’assetto previdenziale del nostro paese, dovrebbe poi concedere la tanto attesa proroga relativa all’opzione contributivo donne; cerchiamo adesso di riassumere in un unico contributo tutte le novità attinenti la pensione anticipata 2014.

Pensione anticipata 2014, prepensionamento e riforma PA: ok al pensionamento a 62 anni senza penalizzazioni



Come accennato in apertura, un emendamento presentato alla riforma della PA prevede la possibilità di accedere al pensionamento raggiunti i 62 anni d’età senza scontare le penalizzazioni economiche previste dalla Legge Fornero ma a patto che si siano maturati i requisiti previsti per l’accesso alla pensione anticipata 2014 (41 anni e 6 mesi per le donne, 42 anni e 6 mesi per gli uomini). La manovra sul prepensionamento coinvolge tanto i lavoratori privati quanto quelli pubblici, in riferimento ai quali si prevede l’abolizione del trattenimento in servizio: l’Amministrazione potrà dunque concedere il prepensionamento d’ufficio ai dipendenti pubblici che abbiano maturato i requisiti di servizio richiesti e raggiunto i 62 anni d’età, quota che sale a 65 per medici e professori universitari. La riforma della PA ha potuto prevedere una riforma dell’istituto del prepensionamento strutturata in questi termini grazie alla cancellazione delle penalizzazioni economiche introdotte dalla legge Fornero e all’eliminazione della dicitura ‘prestazione effettiva di lavoro’. Ai fini del raggiungimento dei requisiti previsti per l’accesso alla pensione anticipata 2014 o di anzianità (come già accennato, 41 e 6 mesi per le donne e 42 anni e 6 mesi per gli uomini) verrà infatti conteggiato l’intero arco di vita lavorativa, compresi dunque i giorni di sciopero, congedo matrimoniale, maternità e similari. La manovra non è ancora ufficiale, ma lo diverrà non appena il Senato avrà approvato la riforma della PA. Poco più di una formalità.

Pensione anticipata 2014, in attesa di novità per l’opzione contributivo donne



Parlando di pensione anticipata 2014 e riforma PA non possiamo poi tralasciare l’opzione contributivo donne; l’istituto, lo ricordiamo, consente alle sole lavoratrici di abbandonare l’impiego raggiunti i 57 o 58 anni d’età più 35 di contributi, il tutto a fronte di assegni pensionistici decurtati di circa il 20% rispetto a quelli tradizionalmente calcolati col retributivo. La possibilità di ricorrere all’istituto scadrà nel 2015, ma il governo ha più volte promesso l’introduzione di una proroga dei termini: l’auspicio è che la manovra, come da programma, venga inserita all’interno della riforma della PA, ma sin qui nulla è stato fatto. Continuate a seguirci, vi terremo aggiornati.