Nel Decreto di riforma della Pubblica Amministrazione, arrivato oggi alla Camera, ci sono diversi emendamenti che fanno pensare a nuovi posti di lavoro per i precari nei prossimi mesi, all'interno della Scuola pubblica. Inoltre è presente anche l'emendamento che di fatto cancella il CNPI.

Lavoro precari scuola: in pensione i Quota 96

La questione legata alla pensione Quota 96 fa ben sperare: lasciando il lavoro, i docenti Quota 96 andrebbero a liberare quattromila posti, che potrebbero essere rioccupati dai precari entro il settembre del 2015 (senza contare che le supplenze sarebbero disponibili già da questo settembre). I Quota 96 sono lavoratori che hanno raggiunto i requisiti per la pensione nel 2012, ma sono rimasti in servizio. Si attende quindi con ansia la decisione finale dell'amministrazione, decisione che non interessa solo i Quota 96, ma tutti i docenti che sperano di ottenere un'immissione in ruolo al più presto. L'unico punto nero dell'emendamento sarebbe la liquidazione posticipata del TFR, che in verità garba a pochi. 

Lavoro precari scuola: il trattenimento in servizio

Tra i provvedimenti compresi nel Decreto ci sarebbe anche l'abolizione del trattenimento in servizio oltre l'età pensionabile. Non riguarda tantissime persone, ma di certo favorirebbe alcuni precari nell'entrata nel mondo del lavoro. Con il decreto verrebbero abrogate tutte le norme che al momento concedono la possibilità di prolungare il lavoro anche dopo aver raggiunto l'età pensionabile. Secondo una modifica dell'ultimo minuto, l'amministrazione può procedere al pensionamento d'ufficio per il personale che ha raggiunto i requisiti se vi sono esigenze organizzative e non si reca pregiudizio ai servizi offerti. Sono stati fissati dei limiti d'età per evitare una pensionamento troppo anticipato, ovvero 62 anni per i lavoratori pubblici e 65 per medici e professori universitari. Eliminazione CNPI - Infine vi è un emendamento che elimina la necessità del rinnovo del CNPI (Consiglio Nazionale della Pubblica Amministrazione), che è un po' come annunciarne l'eliminazione.