Pensioni quota 96 e penalizzazioni pensione anticipata: le ultime notizie rilanciano nuovi dubbi alla Camera per gli emendamenti che, col parere favorevole della Commissione Affari Costituzionali, sembravano ormai in cassaforte. Ecco le ultime novità della riforma pensioni 2014. Potrebbe essere nuovamente a rischio l'emendamento che ha ricevuto l'ok in Commissione Affari Costituzionali volto ad attribuire 4 mila assegni previdenziali ad altrettanti quota 96 dal primo settembre prossimo.

Malgrado si ritenesse che il peggio fosse ormai passato, a suggerire tale ipotesi sulle pensioni dei quota 96 sono i nuovi dubbi espressi dai tecnici della Camera che attualmente vagliano il testo per la Commissione Bilancio.

Secondo gli osservatori, la formulazione del testo approvato venerdì scorso, ricalcherebbe quella di una versione già presentata in precedenza e bocciata dalla Ragioneria di Stato. In particolare, ancora una volta, il problema che potrebbe mettere a repentaglio la pensione dei quota 96 attesa in settembre, è quello delle risorse.

A dispetto delle le rassicurazioni di Damiano, infatti, malgrado il target individuato di 4 mila quota 96 a ricevere la pensione, altrettanti potenziali beneficiari potrebbero rimanere esclusi. Secondo le analisi dell'Inps, sarebbero infatti 8-9 mila coloro i quali, secondo il testo attuale potrebbero aver maturato i requisiti per richiedere la pensione, sforando ampiamente tale soglia e rimettendo in discussione quelle coperture ormai date per assodate.

In ogni caso, se il decreto 90 dovesse diventare legge (si stima attorno all'8 agosto) l'Inps avrà appena 15 giorni per valutare le richieste pervenute delle pensioni dei quota 96.

Penalizzazione pensione anticipata, ultime notizie: potrebbe saltare la norma sui contributi figurativi

Anche per la pensione anticipata le ultime notizie disegnano nube cupi all'orizzonte: come nel caso delle pensioni quota 96. Anche in questo caso tecnici hanno denunciato che il testo attuale non terrebbe effettivamente da conto tutti i soggetti che potrebbero realmente fruire della pensione anticipata, con cifre molto al di sotto della realtà.

Ancora una volta, sulla questione è intervenuto proprio il presidente della Commissione Bilancio, Cesare Damiano, sottolineando come tali rilievi potrebbero "diventare un ostacolo ad un rapido passaggio parlamentare del testo".

In particolare, nel caso della pensione anticipata, le penalizzazioni abolite sarebbero il pomo della discordia. La nuova norma prevede infatti che coloro i quali matureranno i requisiti potranno usufruire della pensione anticipata senza penalizzazioni pur avendo maturato contributi figurativi.

Se il testo verrà approvato a discapito delle obiezioni sollevate, potrà accedere senza penalizzazioni alla pensione anticipata anche chi ha maggiorazioni contributive derivanti da amianto, disabilità, mobilità, disoccupazione etc.

al raggiungimento dei requisiti (42 anni e 6 mesi di contributi per gli uomini e 41 anni e 6 mesi per le donne). In ogni caso si attendono oggi notizie del ministro Marianna Madia che dovrebbe indicare se il governo stralcerà o meno le due misure dal testo sul quale l'esecutivo intende porre la fiducia.