Le proposte del M5S sulla Scuola sono molto chiare: organico funzionale, abilitazioni retribuite, no alla chiamata diretta da parte della Scuola, assunzione a tempo indeterminato su tutti i posti vacanti, nessuna distinzione tra organico di diritto e di fatto. Sono queste le proposte, presentate a Montecitorio nella Sala del Mappamondo, dai senatori e deputati del M5S l'11 Luglio ad una vasta platea di rappresentanti dei docenti e giornalisti. Hanno ribadito una ferma e netta opposizione al ddl Giannini-Reggi, che sarà discusso in questi giorni.

No all'assunzione diretta dei docenti

Nella sua proposta il Movimento 5 Stelle esclude categoricamente l'assunzione diretta da parte dei Dirigenti scolastici, poiché potrebbero innescarsi procedure di assunzione poco trasparenti, non meritocratiche. I parlamentari del M5S, hanno tenuto a ribadire, che le loro idee "per sconfiggere il precariato e garantire un reclutamento sensato" sono distanti dalle solite politiche fatte dai Governi degli ultimi anni, ovvero tagli e sfruttamento dei precari. Lo stesso tipo di politica che, a quanto pare, stanno per mettere in campo la Giannini e Reggi. A tal proposito, infatti, il 14 e 15 luglio hanno fatto sentire la voce in maniera forte tante componenti della Scuola, a partire dai docenti precari.

Assunzioni a tempo indeterminato

Un punto fondamentale delle proposte del M5S per la Scuola è l'assunzione dei docenti a tempo indeterminato su tutti i posti vacanti e disponibili. Non si può parlare di qualità della Scuola, se poi vi sono ogni anno oltre 100.000 docenti precari che vengono assunti a settembre/ottobre e licenziati a giugno, per 10/15/20 anni ed anche oltre.

Riusciranno i parlamentari del Movimento 5 Stelle a portare a casa parte delle loro proposte fatte l'11 luglio? Lo vedremo nei prossimi giorni, forse nelle prossime settimane. Una cosa è certa, sulla Scuola ha puntato e promesso molto il Presidente del Consiglio Renzi, per cui ogni passo falso non passerà inosservato ai suoi elettori.