La notizia del blocco degli scatti di anzianità fino al 2016 per i dipendenti della Pubblica Amministrazione sta preoccupando non poco anche l'ambiente scolastico, già in ansia per il contenuto della riforma della Scuola che verrà annunciato venerdì prossimo dal Presidente del Consiglio, Matteo Renzi.
Un articolo pubblicato dal noto quotidiano 'Il messaggero' aveva gettato lunghe ombre sul futuro degli stipendi dei dipendenti pubblici, visto che parlava di un 'congelamento' biennale degli scatti.
A questo proposito, vi abbiamo scritto ieri in merito ad un'intervista del sottosegretario all'esecutivo, Graziano Delrio che, se da una parte ha dichiarato che il governo ha saputo di tale notizia solo dagli organi di stampa, dall'altra ha confermato l'esistenza di un dossier della Corte dei Conti.
Naturalmente, la reazione dei sindacati è stata immediata anche perchè la questione legata al rinnovo economico del contratto nazionale sarà uno dei punti cardine dell'autunno scolastico e se dovesse cadere questa colonna portante, gli scioperi, le fratture e le contestazioni diventerebbero inevitabili.


Miur, scuola, stipendio docenti e blocco scatti di anzianità: Baretta smentisce

A smentire 'Il Messaggero' e il blocco degli scatti di anzianità è intervenuto oggi il sottosegretario di Stato al Ministero dell'Economia e delle Finanze, Pier Paolo Baretta che ha dichiarato al quotidiano 'La Stampa' che si può definire 'sconosciuta' l'ipotesi lanciata nei giorni scorsi e che ha subito scatenato le proteste social e dei sindacati.
Che si tratti di verità oppure di semplici illazioni lo scopriremo ben presto. Ciò che lascia, comunque, perplessi è che se da una parte di parla di un miliardo di euro come risorse che verranno messe a disposizione della scuola (da dove verranno fuori ancora questo non si sa...), dall'altra si ipotizza un blocco degli stipendi: una palese contraddizione che deve essere al più presto spiegata e chiarita perchè, così facendo, si rischia di creare gratuitamente dei malumori e delle inutili polemiche.