Le ultime notizie sulle pensioni con Opzione Contributivo Donne e le Pensioni per precoci e lavori usuranti non sono certo delle migliori. Ormai sembra difficile poter sperare in una proroga ed estensione delle pensioni con Opzione Donna in tempi brevi, in quanto l'occasione rappresentata dal decreto legge sulla pubblica amministrazione è sfumata. Un impegno preso molti mesi fa, quello della proroga, e ancora non rispettato. Quanto tempo si dovrà aspettare ancora? Intanto, per le pensioni dei precoci e il pensionamento di chi svolge lavori usuranti, le possibili novità appaiono alquanto vaghe.

Sembra che, delle tante possibili novità annunciate, trovino concrete chance di attuazione solo alcune misure per categorie particolarmente scoperte, come esodati e disoccupati over 55 o over 60.

Pensioni con Opzione Contributivo Donne nel 2014, le novità rimandate a data da destinarsi

Niente da fare per la proroga dei tempi di invio delle domande per la pensione con Opzione Contributivo Donne o Opzione Donna che dir si voglia. Molti mesi fa il Governo si era impegnato e poche settimane fa si era ricominciato a sperare concretamente nelle tanto attese novità. Ma con il DL sulla pubblica amministrazione non arriverà niente. Niente proroga al 2018 per l'opzione per il pensionamento anticipato a 57-58 anni di età, con assegno significativamente più leggero, per via del calcolo con metodo contributivo; niente estensione agli uomini.

Insomma, per farla breve, dopo le belle parole ci ritroviamo con un pugno di mosche in mano. Nel caos parlamentare d'agosto sembra davvero impossibile che si torni a parlare della misura, pertanto ogni cosa è rimandata. A settembre forse, ma le ipotesi, al momento, non trovano riscontri in fonti ufficiali né in dichiarazioni ufficiose, pertanto risulta estremamente difficile elaborare previsioni attendibili.

Pensioni lavoratori precoci e lavori usuranti: le novità per le categorie restano in dubbio

Nel 2014 per le pensioni dei lavoratori precoci e le pensioni per lavori usuranti le novità potrebbero giungere entro misure non specifiche per le categorie. Tuttavia, le ipotesi che potrebbero riguardarle restano decisamente in dubbio ed è impossibile dire se verranno attuate o meno.

La riforma pensioni della flessibilità proposta da Damiano piace a tutti tranne che alle casse dello stato, ed è davvero difficile illudersi che una misura così costosa, seppur ben vista, possa concretizzarsi in Italia. Abbiamo perso il conto delle possibili novità che sono andate a infrangersi contro la porta del Tesoro, pertanto, sebbene la speranza resti viva, riteniamo relativamente improbabile che possano giungere davvero misure per la flessibilità in uscita, in particolare in relazione alla pensione anticipata. Per le pensioni di precoci e di chi svolge mestieri usuranti si tratta della possibilità in assoluto più importante, ma da come Poletti di recente ha ribadito a più riprese che la misura presenta gravi problematiche di natura economica, le speranze di vederla attuata non sono certo aumentate negli ultimi giorni.