Non ci sono più mezze misure nelle parole dei Quota 96, tanta è la rabbia e la sensazione di essere stati messi in un angolo dopo aver subito una palese ingiustizia. Gli ormai tristemente famosi "esodati della Scuola" sembravano finalmente in procinto di ottenere l'agognato pensionamento, esautorato da un tratto di penna e da un errore tecnico nel 2011. Sono queste le motivazioni che spingono circa 4000 lavoratori tra insegnanti e personale di servizio a scendere ancora una volta in piazza il prossimo venerdì. Saranno accompagnati dai sindacati e da tutti coloro che desiderano una scuola più giusta ed efficiente, come i precari dell'istruzione.
Obiettivo: sanatoria definitiva dei lavoratori quota 96
Non ci stanno nemmeno a sentir raccontare di prepensionamento o di pensiona anticipata. Quando si parla di Quota 96, si specifica infatti la vicenda di quei lavoratori che hanno acquisito i requisiti previsti per il pensionamento prima della Riforma Fornero: classe 1951/1952 con 35 anni di versamenti assieme a 61 anni di età, oppure 36 anni di contributi più 60 anni anagrafici.
Risale alle scorse settimane, l'ultimo colpo di teatro di questa vicenda. Nella riforma della pubblica amministrazione si era riusciti ad inserire un emendamento correttivo, che avrebbe finalmente permesso ai lavoratori della scuola di veder confermare il proprio diritto al pensionamento.
Poi arriva lo stop e l'ennesimo dietrofront che ha caratterizzato i tanti Governi che si sono cimentati sul problema; provvedimento cancellato, si rimanda tutto a data da destinarsi. Ed ovviamente, scoppiano nuovamente grandi polemiche.
L'impegno del Governo Renzi per la scuola non sembra contemplare la questione
Sebbene continuino ad arrivare singole aperture verso il problema dei Quota 96 della scuola, il Governo in generale non sembra volersi occupare della questione all'interno del pacchetto scuola di prossima approvazione.
Per far sentire la propria voce, l'unica soluzione rimasta è protestare: l'appuntamento è il 29/08 a Roma, in Piazza S.S. Apostoli alle ore 11.00. Saranno presenti i quota 96 assieme ai precari della scuola e ai gruppi sindacali di riferimento (FLC CGIL e Cobas Scuola). Il messaggio è sempre lo stesso: i lavoratori non si arrendono e pretendono il rispetto dei diritti già maturati. Per capire se saranno finalmente ascoltati bisognerà osservare con attenzione le prossime mosse del Governo Renzi.