Il ministro della Pubblica Amministrazione Marianna Madia ha rilasciato nuove interessanti dichiarazioni in merito ai Quota 96 della scuola, in particolare sugli insegnanti estromessi dai benefici del recente Decreto Pa partorito recentemente dall'attuale Governo Renzi. Decreto discutibile a detta degli interessati, che ha appena scalfito la riforma Pensioni corrente posta in essere dalla ormai famosa Legge Fornero. Il Ministro Madia, come da lei dichiarato, si auto-assume ogni responsabilità politica su quanto avvenuto ultimamente. Nello specifico, il ministro stesso ha diretto il suo sfogo verso le recenti soppressioni di tutti quegli emendamenti già previsti nelle nuove norme in seno al decreto PA dei Quota 96 della scuola e relative pensioni 2014.
La Madia ha precisato di non aver preso ordini nè in considerazione le recenti riserve espresse dalla Ragioneria dello stato in merito alla disponibilità o meno di coperture finanziarie. A farne le spese sono stati i lavoratori precoci e addetti a lavori cosiddetti usuranti, i quali non possono di fatto godere nè dei benefici e tanto meno delle novità confermate invece per i pensionamenti d'ufficio dei vari professori universitari, primari e medici. Tra l'altro, la riforma della PA dell'attuale Governo Renzi, a favore delle suddette categorie di dipendenti statali prevede, come grossa novità, l'introduzione del prepensionamento anticipato a 62 anni, a favore di tutti quelli che abbiano raggiunto il massimo dell'anzianità per la messa a riposo.
Riforma Pa, prepensionamento Quota 96 e pensione anticipata: ultime dal ministro Madia - In merito all'ultimo emendamento relativo al decreto sulla PA, il ministro Marianna Madia ha rilasciato una recente dichiarazione a 'La Repubblica'. Il Governo, secondo quanto espresso dal ministro stesso, si è sempre astenuto dal manifestare consensi favorevoli all'emendamento riguardante i cosiddetti insegnanti in Quota 96".
Addirittura tale emendamento, posto in essere per i Quota 96 della scuola, secondo quanto detto dal Ministro, era già stato riconosciuto come ammissibile in seguito a recenti dichiarazioni. Sempre stando alle dichiarazioni del ministro Madia, nell'intervista per 'La Repubblica', ha ritenuto specificare che la bolla sulle pensioni degli insegnanti statali a Quota 96 è esplosa non per causa dei ragionieri dello stato, bensì a causa del governo di Matteo Renzi.
Quindi punta il dito indice all'esecutivo, reo di aver contribuito ad innescare una miscela esplosiva, con dichiarazioni negative riguardanti la mancanza di risorse da dedicare alle pensioni anticipate 2014 per i Quota 96 della scuola.