Prosegue senza apparenti soste il dibattito in tema di riforma pensioni 2014 e previdenza: il governo Renzi va allestendo una maxi manovra che verrà fatta confluire all’interno della Legge di Stabilità, ma nell’attesa è chiamato ad affrontare delle specifiche vertenze che non possono più attendere. In primis il caso dei Quota 96, in merito al quale le ultime notizie tendono ad un tenue ottimismo: il ministro Madia ha infatti rilasciato un’interessante intervista a Repubblica sottolineando come il relativo emendamento sia stato stralciato su iniziativa del governo Renzi e non su pressione della Ragioneria, che nella vicenda non ha avuto alcun ruolo.

La stessa Madia ha poi assicurato che la vertenza di Quota 96 verrà affrontata all’interno del decreto Scuola che arriverà entro agosto, una manovra che se confermata potrebbe portare alla definitiva risoluzione di una delle vertenze più spinose tra quelle ascrivibili alla riforma delle Pensioni 2014 di Renzi. Ultime notizie invece stazionarie per precoci e lavoratori impegnati in attività usuranti: sullo sfondo rimane sempre la proposta del presidente della Commissione Lavoro Cesare Damiano, ma con ogni probabilità le prime importanti novità arriveranno con la Legge di Stabilità.

Riforma pensioni 2014 Renzi, ultime notizie Quota 96: Madia rivendica la paternità degli interventi e assicura un decreto entro agosto

Parlando di riforma pensioni 2014, previdenza e Quota 96, non possiamo ignorare le ultime dichiarazioni rilasciate dal ministro Madia: ‘Il Governo Renzi non ha mai dato parere favorevole all'emendamento che riguardava gli insegnanti della Quota 96 - ha precisato il responsabile della PA - Anzi, l'emendamento per la salvaguardia dei Quota 96 era stato dichiarato ammissibile, ma non è stata la Ragioneria di Stato a decidere che non c'erano le risorse quanto piuttosto il governo Renzi che si assume la piena responsabilità di questa scelta’. Piena paternità di quanto accaduto dunque, con il premier Renzi che sembra essere sceso in campo in prima persona per risolvere una delle vertenze più controverse fra quelle incastonate nella riforma delle pensioni 2014: ‘Il premier Renzi si riserva di valutare la questione nella cornice del pacchetto scuola che sarà varato questo mese. In futuro - ha concluso il ministro Madia parlando sempre di riforma pensioni 2014 e Quota 96 - auspico che MEF e Commissioni Bilancio interagiscano di più sapendo che hanno a che fare con le aspettative dei cittadini’. Decreto entro fine agosto dunque? Non resta che attendere per scoprirlo.

Riforma pensioni 2014 Renzi, ultime notizie precoci e usuranti: Madia, Damiano e il sottosegretario Baretta

Certamente più complesso il caso relativo a precoci e lavoratori impegnati in attività usuranti, per i quali una riforma delle pensioni 2014 sembra non voler arrivare mai: l’assunzione di responsabilità da parte del ministro Madia ha abbracciato anche lo stralcio della manovra sulla cancellazione delle penalizzazioni per chi accede al pensionamento a 62 anni, ma allo stato attuale (a differenza del provvedimento su Quota 96) non sembra essere prevista una riproposizione della manovra. Per precoci e usuranti tiene sempre banco la proposta formulata da Damiano (uscita a 41 anni di contributi a prescindere dall’età anagrafica), e anche se la misura stenta a trovare posto nella riforma delle pensioni 2014 per via di un eccessivo peso economico la via tracciata dall’ex ministro sembra essere quella giusta. Il governo tenterà in particolare di flessibilizzare il sistema prevedendo regimi normativi alternativi a quelli costruiti dalla legge Fornero: ‘L’ex ministro ha lasciato scoperti una serie di casi che ancora adesso stiamo affrontando. I più famosi sono gli esodati e i Quota 96, ma ci sono anche altre vicende. La soluzione sta nel trovare strumenti strutturali, bisogna introdurre la flessibilità in uscita che manca’ ha dichiarato al riguardo il sottosegretario all’Ecomomia Baretta.  A questo punto non resta che attendere.