Il prossimo mercoledì 3 settembre potrebbe essere "il giorno del giudizio" per i tanti lavoratori del mondo della Scuola e per i Quota 96, visto che dalla presentazione della Riforma scolastica si aspettano di ricevere una sanatoria definitiva circa la propria situazione. È infatti questo il giorno scelto da Matteo Renzi e dal proprio esecutivo per presentare tutte le novità dell'anno scolastico 2014 - 2015; una data non casuale visto che i tempi stringono e tra non molto le aule degli istituti italiani si popoleranno di studenti per il classico ritorno sui banchi di scuola.
La prossima Riforma della scuola a cura del Ministro Dell'Istruzione Stefania Giannini
Il tema della scuola resta uno dei cavalli di battaglia del Governo Renzi, tanto che lo stesso Premier ha descritto più volte come ambizioso e ricco di "sorprese" il piano di rilancio dell'istruzione. A mettere insieme le tessere del puzzle che dovranno portare al rinnovamento del comparto è il Ministro dell'istruzione Stefania Giannini, che dalle indiscrezioni si troverà a gestire profondi cambiamenti non solo nei programmi e nelle questioni amministrative, ma anche a livello di gestione del personale. Proprio su questo punto fanno la voce grossa i Quota 96, lavoratori ATA e insegnanti rimasti bloccati nel 2011 sul luogo di lavoro nonostante i requisiti previsti dalla legge, ovvero i 36 anni di contributi e 60 di età anagrafica, oppure i 35 anni di contributi e 61 anni di età.
La Riforma Fornero ha di fatto prolungato ingiustificatamente la loro permanenza nella scuola, in alcuni casi per un periodo che può toccare persino i 7 anni.
Professori e lavoratori sul piede di guerra valutano ricorso alla Corte Costituzionale
Alla prova dei fatti i tre anni di mancato pensionamento e permanenza sul luogo di lavoro hanno cominciato a esasperare notevolmente gli animi di molti lavoratori, tanto che lo scorso 29 agosto si è tenuta una manifestazione di protesta a Roma, ed altre sono in programma nel prossimo autunno qualora il 3 settembre non dovessero arrivare notizie positive in tal senso.
Nel frattempo, qualcosa potrebbe cominciare a muoversi anche a livello di giustizia. La protesta dei Quota 96 potrebbe infatti giungere sul tavolo della Corte Costituzionale, dopo che il Magistrato Ferdinando Imposimato è intervenuto nella manifestazione parlando di presupposti in tal senso. Una possibilità che il sindacato Cisl ha già percorso nel 2013 e che ora si ripropone di seguire attraverso un secondo ricorso, tenendo conto anche degli argomenti di risposta già recepiti dopo il primo.