Non si fermano le proteste dei lavoratori ATA e dei docenti quota 96 appartenenti alla scuola pubblica, tanto che nel corso degli ultimi giorni il pressing delle iniziative ha sicuramente contribuito a riaccendere il dibattito sullo stato del loro mancato pensionamento. I motivi di tanta delusione e perplessità sono facili da capire; nonostante le buone intenzioni dei Governi che si sono succeduti fino ad oggi e la considerazione per le oggettive difficoltà di bilancio, sono ormai passati quasi tre anni da quando la Riforma Fornero del 2011 ha bloccato il loro diritto al pensionamento (già acquisito con 35 anni di contribuzione e 61 anni di età, oppure con 36 anni di contribuzione e 60 anni di età).

L'escalation delle iniziative di protesta parte dalla manifestazione del 29 agosto 2014

A partire dal 29 agosto scorso circa 4000 dipendenti della scuola pubblica interessati dal problema hanno deciso di avviare una serie di iniziative di protesta, la prima della quali è concisa con una manifestazione in Piazza S.S. Apostoli a Roma. Lo stesso giorno si è tenuto un importante Consiglio dei Ministri, che però ha disatteso le speranze di una sanatoria in merito alla questione. Purtroppo a partire da quel momento il tema non è stato più toccato dall'esecutivo Renzi, nemmeno all'interno del famoso pacchetto scuola denominato come #labuonascuola, che eppure con le sue 12 linee guida prevede di riorganizzare proprio la gestione del personale e di rimediare all'annosa questione dei precari operanti nel comparto istruzione.

I Quota 96 e il ritorno a scuola. Si moltiplicano le iniziative di protesta spontanea

Contemporaneamente agli eventi appena descritti sono partite anche una lunga serie di iniziative spontanee di protesta, alcune delle quali indice evidente dell'esasperazione sofferta dagli interessati. Non si tratta solo delle numerose lettere e dichiarazioni di desistenza.

Si pensi anche ai due docenti che in Sardegna si sono incatenati davanti ad un Liceo, oppure al professore che ha fatto realizzare su misura e poi indossato una felpa rossa contenente la scritta "1952, martire della Fornero". Un gruppo di quota 96 si sarebbe anche presentato alla giornata di chiusura della festa dell'Unità a Bologna, dove il Premier Matteo Renzi avrebbe risposto alle proteste affermando che "andrà ben oltre i quota 96".

Una nuova forma di pensione anticipata come soluzione dei problemi legati alla previdenza

Il riferimento, con ogni evidenza, va all'idea dell'esecutivo di trovare una soluzione generalizzata attraverso l'istituzione di una nuova forma di pensione anticipata, ottenibile già a partire dai 62 anni di età e 35 anni di contribuzione. Sul piatto ci sarebbero anche le questioni di altri lavoratori disagiati, come esodati, precoci e coloro che hanno perso il lavoro in età avanzata. Resta il fatto che difficilmente una soluzione potrà arrivare prima della legge di stabilità 2015, mentre dal punto di vista operativo si sta entrando nel vivo del mese di settembre e circa 10 milioni di studenti si preparano al rientro nelle classi, per l'inizio del nuovo anno scolastico.